Ascoli Piceno-Fermo

Si fingono volontari della Croce rossa e cercano offerte per i profughi: ad Ascoli è caccia ai truffatori

La presidente dell'associazione spiega che l'unica iniziativa è stata promossa a livello nazionale, direttamente sul sito ufficiale della Cri

Croce Rossa

ASCOLI – Tanti i gesti di generosità che, nelle ultime settimane, stanno arrivando da parte degli italiani nei confronti della popolazione ucraina, in fuga dalla guerra dopo gli attacchi arrivati dalla Russia di Putin. Anche nel Piceno la solidarietà sta raggiungendo livelli altissimi. Ma, come spesso accade in questi casi, ci sono anche parecchie persone che approfittano dell’emergenza per truffare i cittadini.

La truffa

È quanto sta accadendo ad Ascoli. Alle forze dell’ordine, infatti, stanno arrivando diverse segnalazioni in base alle quali ci sarebbero alcuni soggetti che, in questi giorni, stanno bussando alle porte delle abitazioni fingendosi volontari della Croce rossa per chiedere offerte da destinare all’Ucraina. Ovviamente, lo scopo dell’iniziativa è solamente quello di estirpare denaro alle famiglie ascolane, nascondendosi dietro alla richiesta di solidarietà. Una truffa vera e propria, dunque, sulla quale le stesse forze dell’ordine stanno indagando.

L’appello

La presidente della Croce rossa ascolana, Cristiana Biancucci, interviene dunque per fare chiarezza. «Non è stata avviata alcuna raccolta di fondi porta a porta da parte della nostra associazione – spiega Biancucci -. E provvederemo a denunciare tutti coloro che si stanno spacciando per nostri volontari. La Croce rossa ha sì avviato una raccolta fondi, ma a livello nazionale e attraverso il sito ufficiale dell’associazione. Non esistono altre iniziative del genere, quindi diffidate da chi si nasconde dietro al ruolo di volontario ma in realtà persegue un tornaconto personale».

A proposito della Croce rossa, infine, il comitato ascolano dell’associazione ha anche diramato un avviso pubblico per cercare nuovi volontari da impiegare nell’accoglienza dei profughi che stanno arrivando dall’Ucraina in tutto il Piceno. In particolare, servono persone che sappiano parlare il russo o l’ucraino, che possano quindi fare da interpreti. Ma c’è anche necessità di medici o infermieri che si mettano volontariamente a disposizione dell’associazione.