Ascoli Piceno-Fermo

Focolaio di San Benedetto: appello di sindaco e Area Vasta 5 per fare i tamponi

I tamponi si faranno sabato 3 e lunedi 5 luglio davanti al Palasport. Forse 120 persone hanno partecipato alla festa

Il sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti

ASCOLI – Appello del sindaco di San Benedetto e dall’Area Vasta 5 affinché i giovani facciano subito il tampone. L’obiettivo è circoscrivere il focolaio da coronavirus che si sarebbe creato nella zona dopo una festa in un locale della riviera delle Palme. Per ora sarebbero una trentina i ragazzi tra i 17 e i 25 anni positivi al test rapido, che avevano partecipato all’evento.

Ma potrebbe essere di più, perché secondo l’Area Vasta 5 i presenti nello chalet che ha ospitato i ragazzi erano oltre un centinaio. Da qui l’appello del sindaco Pasqualino Piunti, d’intesa con il Servizio di prevenzione dell’ASUR -AREA VASTA N.5 a sottoporsi al tampone gratuito già domani, sabato 3 luglio o al massimo lunedì 5 luglio.

Appello al senso di responsabilità delle persone

«Il livello di adesione a questa campagna di screening – dicono dal Comune di San Benedetto- sarà determinante per arrivare a circoscrivere il focolaio e pertanto si fa appello al senso di responsabilità delle persone interessate.» Al momento però, sembra che non molti siano disposti a farsi sottoporre al tampone. Tanto più tra i giovani che hanno appena avuto la possibilità di divertirsi in compagnia dopo un inverno molto difficile, a causa delle restrizioni e della chiusura delle scuole. Il rischio è quello di dover pregiudicare una parte dell’estate per sè, i propri amici e la propria famiglia, proprio quando sembrava che tutto andasse un po’ meglio.

Momenti aggregativi pubblici

Vedremo comunque che tipo di risultato avranno gli appelli del sindaco e dell’azienda sanitaria locale. Un appello rivolto esplicitamente a tutti quelli che hanno partecipato a «momenti aggregativi pubblici in locali» della città. Ma questi eventi non erano vietati o sottoposti a limitazioni se non nel senso del rispetto minimo delle norme sanitarie. E l’allarme è partito da un singolo caso di un giovane che ha fatto il test rapido in farmacia dopo la festa. Comunque sia, secondo Claudio Angelini, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 5 di Ascoli, 10 operatori sono al lavoro per ricostruire la mappa di quelli che avrebbero partecipato all’evento.