Ascoli Piceno-Fermo

Un fondo da 23 milioni per aiutare le imprese del Piceno ed evitare la deindustrializzazione

Il segretario provinciale del Pd: «Merito del nostro emendamento, una misura a favore anche di chi si trova fuori dal cratere sismico»

ASCOLI – Un fondo per contrastare la deindustrializzazione, rivolto alle imprese del Piceno, con l’obiettivo di evitare la loro chiusura o il loro trasferimento in alte località. Si tratta della nuova misura gestita da Invitalia, per conto dell’Agenzia per la coesione territoriale. Uno strumento importante, anzi quasi fondamentale, per salvaguardare le aziende dell’Ascolano, visto che nel giro dell’ultimo decennio ne sono state chiuse troppe.

L’intervento

Francesco Ameli (Foto: ufficio stampa)

Con una dotazione di finanziaria di oltre 23 milioni di euro, dunque, le imprese della provincia di Ascoli a partire da oggi possono far richiesta per tali incentivi. «È un aiuto concreto e un risultato importante – spiega il segretario provinciale del Pd, Francesco Ameli -, perché grazie a un emendamento del Partito Democratico, nonché alla sinergia avuta con il consorzio industriale del Piceno, a beneficiare di questi finanziamenti saranno anche le aziende del nostro territorio, comprese quelle che si trovano fuori dal cratere sismico. Grazie al fondo è prevista la concessione di contributi in conto capitale alle imprese del settore manifatturiero che realizzano investimenti per il potenziamento o la riqualificazione di insediamenti produttivi già esistenti nei territori comunali di competenza del Piceno Consind, quindi anche fuori cratere, o che prevedono di insediare nuove unità produttive negli stessi territori. Un grazie all’onorevole Claudio Mancini per l’emendamento in Parlamento – conclude Ameli – e un ringraziamento a tutto il consiglio d’amministrazione del Piceno Consind».

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