ASCOLI – «Non vogliamo più che Vittorio Sgarbi venga ospitato nella nostra città». Ad Ascoli è il Partito Democratico ad alzare la voce, chiedendo all’amministrazione comunale di non coinvolgere più il critico d’arte nelle proprie iniziative. Ciò a seguito del fiume di parolacce e volgarità gratuite pronunciate dallo stesso Sgarbi sul palco del museo Maxxi di Roma, nei giorni scorsi, in occasione dell’inaugurazione della stagione estiva. Il sottosegretario alla Cultura del governo Meloni era intervenuto insieme a Morgan.
La polemica
«Le parole di Sgarbi al Maxxi sono sconfinate nella volgarità e nel turpiloquio, fra espressioni sessiste ed elogi del membro maschile – spiega il segretario provinciale del Pd ascolano, Francesco Ameli -. Il critico è stato in molteplici occasioni ospite della città di Ascoli Piceno, non ultima quella del 29 giugno, in occasione della Milanesiana, manifestazione che ha avuto tra l’altro un importante contributo economico da parte del Comune. Penso che l’arte non può essere umiliata da una cultura dell’insulto in particolare nei confronti del genere femminile. Per questo ho presentato insieme ai colleghi del Pd e delle opposizioni di Ascoli un’interrogazione al sindaco nella quale chiedo di censurare le parole del sottosegretario Sgarbi e di annullare tutte le collaborazioni intraprese con lo stesso. Abbiamo chiesto anche di conoscere di quanti e quali contributi comunali ha beneficiato la manifestazione ‘La Milanesiana’ a partire dal 2018 sino alla data odierna, vista anche l’ultima delibera di giunta con la quale viene destinata un contributo pari a 17mila euro alla stessa kermesse».