ASCOLI – Diciotto anni. Tanti sono trascorsi dalla prima edizione della kermesse “Fritto Misto” svolta nel chiostro di San Francesco, ad Ascoli, in un gelido mese di gennaio. Dal secondo anno, poi, uno degli appuntamenti marchigiani imperdibili per i golosi si è insediato in maniera stabile in piazza Arringo nel lungo ponte primaverile. C’è attesa per la diciottesima edizione della manifestazione, in programma dal 23 aprile al Primo Maggio, perché l’evento costituisce uno dei primi appuntamenti stagionali con il gusto. L’iniziativa è stata presentata questa mattina in Comune, ad Ascoli, dal sindaco Marco Fioravanti, l’assessore Monia Vallesi e il direttore artistico Stefano Greco.
Le novità
Complice, appunto, il diciottesimo anno di età, la “Tuber Communications” ha pensato di apportare alcune significative novità, che riguarderanno l’allestimento ma anche la cospicua offerta enogastronomica: non solo fritti, che costituiranno comunque la parte consistente degli stand, ma anche una sezione dedicata alle grandi paste italiane, una dedicata alle erbe spontanee e una alle ricette dei Monti Sibillini in versione Street Food. La novità nell’allestimento è costituita da alcuni moduli cucina che affiancheranno il Palafritto e che comunque renderanno più leggero il colpo d’occhio.
Proseguendo sulla strada intrapresa alcuni anni orsono, “Fritto Misto” si presenta quest’anno come un’edizione molto “green” con una certificazione di evento “total plastic free”, attestata dalla start up innovativa “Plastic Free Certification”, riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente. «Questo significa – commenta il sindaco Marco Fioravanti – che non solo la kermesse ha abolito completamente la plastica ma, attraverso un disciplinare ben preciso, gli organizzatori si impegnano a svolgere tutta una serie di azioni nel rispetto dell’ambiente, come la conservazione dei cibi con materiali senza plastica».
Gli chef
«Un vero e proprio fiore all’occhiello – spiega il direttore artistico Stefano Greco –, che ci ha spinto anche a adottare misure idonee al contenimento dell’inquinamento atmosferico, attraverso l’utilizzo di una parte di attrezzature alimentate con energia elettrica e di conseguenza con abbattimento notevole di emissioni di anidride carbonica». Per quanto riguarda la proposta enogastronomica, accanto ai grandi fritti che negli anni hanno sancito il successo di Fritto Misto, sarà possibile trovare le ricette del “foraging”, ovvero la pratica della raccolta di erbe spontanee, trasformate poi in cucina dall’estroso chef Simone Muscella, e le ricette della tradizione dei Monti Sibillini, presentate in versione ‘street food’. Queste ultime saranno personalmente rielaborate dallo chef Davide Camaioni, patron del ristorante “Posto Nuovo” di San Benedetto, ormai uno degli chef emergenti del Piceno.