ASCOLI PICENO – Due denunce e due Daspo ad Ascoli per episodi di violenza avvenuti l’estate scorsa. Il primo riguarda un fatto accaduto il primo agosto durante le fasi finali dell’ultima Giostra della Quintana, al Campo Squarcia.
Fumogeno contro rivali allo Squarcia
Un esponente del Sestiere di Porta Solestà lanciò un fumogeno contro un gruppo di sostenitori di altri Sestieri – tra cui vi erano anche famiglie con bambini – presenti nella curva nord dell’impianto. Il pericoloso gesto scatenò la reazione dei sestieranti colpiti, provocando uno scontro che le forze dell’ordine riuscirono poi a sedare con fatica. Scattate le indagini sul caso, gli inquirenti hanno identificato la persona che effettuò il lancio del fumogeno.
Identificato un 19enne
Si tratta di un 19enne ascolano che è stato denunciato alla Procura della Repubblica per violazione dell’art. 6 della legge 410/89, che punisce proprio il lancio di materiale pericoloso durante le manifestazioni sportive. Per il ragazzo è stato emesso un Daspo (divieto di partecipazione agli eventi sportivi) non solo per le prossime edizioni della Quintana, ma per un anno anche a tutti i campionati di calcio professionistici e dilettantistici.
Aggressione razzista in piazza del Popolo
L’altra vicenda riguarda invece l’aggressione avvenuta il 20 agosto in piazza del Popolo, ai danni di un ragazzo di colore, peraltro cittadino italiano. Prima insulti e poi violenze fisiche, interrotte solo da alcuni passanti che, secondo la Questura di Ascoli, impedivano all’aggressore di scagliare anche una sedia contro il giovane. Aggressore che dopo accurate indagini è stato identificato dalla Polizia nella persona di un 32enne ascolano, già noto alle forze dell’ordine. Questi è stato denunciato per violazione del codice penale, negli articoli che concernono le minacce, la propaganda e l’istigazione a delinquere per motivi razziali: rischia fino a 4 anni di reclusione.
Daspo di 5 anni e obbligo di firma
Ma non è finita qui. Siccome le violazioni delle stesse norme prevedono l’obbligatorietà dell’applicazione del Daspo per un periodo di 5 anni, a prescindere dal compimento di tali fatti in concomitanza di manifestazioni sportive, il 32enne ha subito l’emanazione di questa misura di prevenzione. Tuttavia, anche per il fatto che l’uomo era già stato colpito da un precedente Daspo, gli è stata applicata anche la prescrizione dell’obbligo di firma per 5 anni presso la Questura. Misura poi convalidata dal G.I.P del Tribunale di Ascoli Piceno il 16 ottobre.