GROTTAMMARE – Alessandro Rocchi candidato sindaco e Lorenzo Rossi suo vice. Così il ‘Movimento Solidarietà e Partecipazione’ si presenterà alle amministrative del 2023 a Grottammare. Un continuum con l’amministrazione attuale, guidata da Enrico Piergallini, il quale sta concludendo il suo mandato. L’assemblea dell’altra sera, caratterizzata da circa 90 presenze alla sala Kursaal, ha deciso di dare fiducia al vicesindaco e all’assessore al commercio uscenti.
L’aspirante primo cittadino
«Sono onorato che il gruppo abbia scelto me per continuare questa esperienza – spiega Rocchi -. Stiamo parlando, infatti, di un’esperienza che ha saputo rinnovarsi continuamente, anche adeguandosi ai tempi ma mantenendo sempre saldi quei principali fondamentali che hanno caratterizzato, sin dall’inizio, le nostre attività. In particolare, verrà posta sempre attenzione nei confronti delle fasce più deboli della popolazione. Poi verrà garantita una maggior partecipazione dei cittadini alle scelte politiche per il territorio e ci sarà grande interesse nei confronti del rispetto dell’ambiente. Il lavoro da svolgere, nei prossimi mesi, consisterà nello stilare un programma amministrativo da attuare, appunto, negli anni successivi. Poi – conclude il candidato sindaco – avverrà la scelta dei candidati che dovranno trasformare questi propositi in veri e propri atti amministrativi».
La ‘benedizione’
Il tandem Rocchi-Rossi, fra l’altro, ha ricevuto anche la benedizione del sindaco uscente di Grottammare, ovvero Enrico Piergallini. «Abbiamo svolto un gran lavoro, anche in questo caso, dimostrando la differenza che c’è tra il nostro movimento e quella politica fatta di competizione e arrivismo – conferma il primo cittadino grottammarese, che appunto è ormai in scadenza di mandato -. Non c’è stata alcuna situazione conflittuale tra i due possibili candidati alla carica di sindaco, come invece qualcuno avrebbe voluto sottolineare. A Grottammare le cose non funzionano così, come la vecchia politica ci aveva invece abituati. Non c’è contesa tra le persone e, anche in questo caso, lo abbiamo dimostrato».