Ascoli Piceno-Fermo

Grottammare, le panchine in disuso diventano simboli di integrazione

Il progetto "Arte migrante" prevede la decorazione di due vecchie panchine di legno da parte dei ragazzi ospiti della comunità Casa Lella

comitato di quartiere Monti
Un precedente restauro da parte del comitato di quartiere Monti

GROTTAMMARE – Da panchine in disuso a simboli per la comunità il passo è breve quando un’idea di integrazione sociale sposa un’iniziativa di rigenerazione urbana. Nasce così il progetto “Arte migrante”, approvato nei giorni scorsi dalla Giunta comunale di Grottammare su proposta della cooperativa sociale Casa Lella

L’iniziativa prevede la decorazione di due vecchie panchine di legno da parte dei ragazzi ospiti della comunità che ha sede nei pressi dell’antico Castello di Grottammare alta: una seduta farà da supporto a un progetto creativo e verrà posizionata nel vicino Belvedere; l’altra, verrà dipinta di rosso ed è già destinata a diventare un’altra tappa del percorso di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere.

Il progetto, curato dall’associazione “Le Streghe” per conto di Casa Lella, persegue obiettivi di integrazione e socializzazione, promuovendo al contempo una cultura di attenzione e cura per il patrimonio pubblico.

Attraverso questa iniziativa, beni in disuso verranno restituiti alla città, proseguendo l’opera avviata nei mesi scorsi dal comitato di quartiere Monti, promotore e autore materiale per mano del presidente Nelson Carboni della riqualificazione di sei panchine di legno, ricollocate nelle settimane scorse presso il vicino Belvedere di Monte Castello intitolato ad Alceo Speranza, e oggi partner indispensabile del progetto di inclusione di Casa Lella nella ristrutturazione delle sedute prima della decorazione.

«Siamo entusiasti di accogliere il progetto ‘Arte Migrante’, proposto dalla Cooperativa Casa Lella – dichiara l’assessore all’Inclusione sociale Monica Pomili – . Grazie all’arte, i minori ospiti realizzeranno due opere che verranno donate alla comunità di Grottammare, dipingendo due panchine. Questo progetto non solo genera inclusione e un senso di appartenenza al luogo, ma permette anche ai ragazzi di essere riconosciuti e integrati dalla comunità. Infatti, è proprio il comitato di quartiere, sotto la guida del presidente Nelson Carboni, a preparare le panchine per la pittura. Una delle panchine sarà dedicata al tema della lotta contro la violenza sulle donne ed andrà ad aggiungersi alle altre presenti sul territorio».

«Le panchine recuperate nei mesi scorsi attraverso il volontariato di alcuni membri del Comitato Quartiere Monti –  aggiunge Nelson Carboni – completano in maniera naturale il Belvedere Alceo Speranza e, nel contempo, soddisfanno la richiesta di arredi urbani in quel luogo portata avanti da diversi anni dal comitato. Un piccolo ma significativo gesto di attivismo civico di cui potranno beneficiare le persone che visiteranno un luogo caro a tutta la città».

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