Ascoli Piceno-Fermo

Gruppo Facebook segnala i negozi che controllano il Green pass: ad Ascoli esplode la polemica

Al momento sono arrivate segnalazioni di bar, ristoranti, negozi di abbigliamento, profumerie e farmacie. Ecco cos'è accaduto

ASCOLI – Un gruppo Facebook che invita a non servirsi in alcune attività commerciali i cui gestori effettuano regolarmente il controllo del Green pass. È quanto accaduto, nelle ultime ore, nel Piceno.

L’invito degli amministratori

Si tratta di una pagina nella quale gli amministratori invitano gli utenti del social network a «pubblicare semplicemente un post con il nome e città dell’esercente che sostiene questa discriminazione. Se qualche esercente pensa di essere su questa lista per errore – si legge nel gruppo – può scriverci direttamente nei commenti del post che lo riguardano o contattare l’amministratore su Messanger. Abbiamo soluzioni giuridiche per aiutare tutti gli esercenti. Saremo inoltre lieti di cancellarvi dal gruppo e diventare vostri clienti».

Le segnalazioni

Niente di offensivo, questo va detto, nessun messaggio violento. Si tratta, probabilmente, di un servizio utile per chi non ha il Green pass, ma che potrebbe mettere in difficoltà gli esercenti del territorio che comunque cercano solo di far rispettare la legge, giusta o sbagliata che sia. I post non mancano e segnalano bar, ristoranti, negozi di abbigliamento, casalinghi e addirittura farmacie. L’attività di boicottaggio, in tal senso, risiede nel fatto che alcuni post invitano gli utenti direttamente a non andare nelle attività segnalate.

Le reazioni

La nascita di questo gruppo Facebook ha provocato diverse reazioni. A cominciare da quella di Daniele Fabiani, presidente della sezione “pubblici esercizi” della Confcommercio. «Resto attonito da tanta stupidità, ma soprattutto cattiveria verso chi combatte ogni giorno per sopravvivere economicamente e che, ahimè, è solo vittima – spiega Fabiani -. Prendersela con le attività è un atto vile e puerile. Molti colleghi, me compreso, odiano dover filtrare i già pochi accessi ma sappiamo tutti che la legge ci obbliga ad essere scrupolosi».

L’affondo del Pd

Ha preso posizione anche il segretario provinciale del Partito Democratico ascolano Francesco Ameli. ≪Mi fa rabbrividire vedere gruppi Facebook nei quali vengono schedati gli esercizi commerciali della nostra provincia che, in applicazione delle norme statali, chiedono il green pass – sottolinea Ameli -. Grazie al vaccino, infatti, le ospedalizzazioni sono scese fortemente e la malattia per me è stata meno pesante del previsto. Il fatto che ci siano persone che addirittura vanno ad etichettare quegli esercizi commerciali che rispettano una legge fatta a tutela della salute di tutti noi è a dir poco un atto vergognoso≫.