ASCOLI – Creare un ponte tra la scuola e le aziende del territorio, favorendo così l’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro. È questo il principale obiettivo del progetto “Tecnicamente“, che da qualche anno coinvolge gli studenti dell’istituto di istruzione superiore “Fermi-Sacconi-Ceci’”. Promossa dall’Adecco, in sinergia con alcune realtà imprenditoriali del Piceno, l’iniziativa ha permesso agli alunni delle classi quarte e quinte di ideare alcuni progetti, sulla base delle rispettive conoscenze e dei rispettivi ambiti di studio, da sottoporre all’attenzione di alcune aziende designate a comporre la giuria: la Decamec Srl e la Ciannavei Srl di Ascoli, la Mec di Comunanza e la Nexans Spa di Offida.
I progetti degli studenti
Sei i progetti presentati dai ragazzi, tutti molto interessanti, che hanno creato non poche difficoltà alla giuria nel decretare il vincitore. «Il progetto selezionato parteciperà alla fase nazionale – spiega Tiziana Giordani, responsabile di selezione per la filiale ascolana dell’Adecco -. Gli studenti sono stati tutti all’altezza, presentando delle idee decisamente innovative e meritevoli. Colgo l’occasione per complimentarmi con loro, perché si sono messi in gioco dimostrando tutta la propria competenza e le proprie capacità. La nostra iniziativa mira a creare un punto di contatto tra i ragazzi e le aziende del territorio nella speranza che, una volta terminati gli studi, per loro possano esserci opportunità di impiego e anche di crescita dal punto di vista professionale».
I vincitori
A vincere è stato il progetto “Apiamoci“, realizzato dagli studenti Daniele Cicconi, Chiara Pieragostini, Angelica Marozzi, Leonardo Frattali e Barbara Satulli della 4°A chimica, sotto la supervisione della docente Luana Milani. L’idea degli alunni è stata quella di realizzare una stazione di monitoraggio dell’aria integrata, attraverso l’impiego delle api. «Numerosi studi – confermano gli studenti – testimoniano l’importanza delle api come indicatore ambientale e il loro uso per la valutazione dei livelli di contaminazione dovuti a diversi inquinanti. Pesticidi e metalli, infatti, possono essere rilevati con l’impiego dell’ape come indicatore biologico della qualità dell’aria». I ragazzi si sono occupati di effettuare analisi chimiche e fisiche del miele e delle api, sviluppando prodotti cosmeceutici a base di cera d’api. La classe 4°A di informatica, invece, attraverso l’uso di sensori ambientali, ha studiato il comportamento delle api rilevandone gli eventuali decessi, implementando i dati ottenuti dalle analisi all’interno di un database. Tra gli altri progetti presentati dagli studenti, infine, anche uno stadio automatizzato, una bolla personale di confort, un braccio robotico, una “wellbeing” aziendale 4.0 e una carta di travertino.