VENAROTTA – Uno ha 48 anni e fa il difensore, l’altro ne ha 50 e gioca in porta. Il primo è il sindaco di Venarotta, il secondo è invece il suo vice. Entrambi, però, il sabato pomeriggio ripongono nell’armadio la fascia tricolore per indossare maglietta, pantaloncini e scarpe a tacchetti. Con un solo obiettivo: aiutare la squadra del paese a vincere il campionato. È più unico che raro, infatti, il caso della Venarottese, società del Piceno che milita in Terza Categoria.
In campo
I giallorossi, infatti, possono vantare nella propria rosa sia il primo cittadino Fabio Salvi che il vice Andrea Trenta, tornati a giocare a calcio, a livello agonistico, proprio quest’anno dopo un lungo periodo di inattività dovuta sia ai propri impegni lavorativi che all’avanzare dell’età. Sabato scorso, nella trasferta di Carassai, terminata con la vittoria della Venarottese per 2-1, Trenta ha giocato dal primo minuto, tra i pali, a causa dell’infortunio rimediato dal portiere titolare Monti durante il riscaldamento, mentre Salvi è subentrato nel corso della ripresa. Per la prima volta nel corso della stagione, però, erano in campo entrambi contemporaneamente. Probabilmente si tratta di un record in quanto, a memoria, è difficile rintracciare un caso analogo di una squadra di calcio che abbia in campo, nello stesso momento, il sindaco e il vicesindaco del proprio paese, a lottare e sudare per portare a casa i tre punti. La Venarottese, a sette giornate dal termine della stagione, è seconda in classifica ma a soli tre punti dalla capolista, il Croce di Casale, e con una gara in meno. Dunque, più che mai in lotta per la promozione in Seconda Categoria. E pensare che la società è stata rifondata proprio la scorsa estate, dopo diversi anni di assenza del calcio agonistico a Venarotta.
L’entusiasmo
«Davvero una grande emozione, per me, tornare in campo in una partita di campionato – racconta il sindaco e difensore Fabio Salvi -. Mi sono unito a questo gruppo fantastico sin dalla preparazione nella scorsa estate. È stata una sfida personale importante, perché ricominciare a 48 anni e dopo dieci anni di stop rappresentava qualcosa di impegnativo. Dal punto di vista sportivo è stato fantastico poter essere coinvolto e soprattutto far parte di una squadra organizzata con tanti ragazzi molto forti, allenatori e staff preparatissimi. Dal punto di vista umano, inoltre – conclude Salvi – per un sindaco è sempre qualcosa di speciale indossare i colori del proprio paese. Speriamo di continuare così e di toglierci, a fine stagione, una bella soddisfazione».