SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È polemica, nel Piceno, dopo la decisione assunta dalla giunta regionale di respingere l’istituzione degli indirizzi di ‘Meccanica, meccatronica ed energia’ e ‘Elettronica ed elettrotecnica’ all’Ipsia ‘Guastaferro’ di San Benedetto. Una decisione espressa con la deliberazione dello scorso 22 gennaio, pochi giorni dopo quella del 5 gennaio che invece istituiva tali corsi. Una situazione paradossale, dunque, che ha suscitato in queste ore numerose reazioni politiche. Tra queste quelle del presidente della Provincia, Sergio Loggi, e del consigliere provinciale con delega all’istruzione Stefano Novelli.
La Provincia
«Si tratta di una scelta contraddittoria e incomprensibile – spiegano Loggi e Novelli -. L’impegno della Provincia a sostegno dell’istituto ‘Guastaferro’, come di ogni istituzione educativa del territorio, aveva trovato non solo l’approvazione preventiva dell’Ufficio Scolastico Regionale, ma anche il consenso convinto del tessuto imprenditoriale e socioeconomico locale che necessita di figure professionali specializzate in tali ambiti. Questi nuovi corsi avrebbero concorso ad ampliare l’offerta formativa dell’istituto, presidio educativo rilevante nel novero della rete scolastica provinciale, che dal 2020 l’amministrazione provinciale ha inteso qualificare quale polo tecnico e professionale. Noi, dunque, confermiamo il sostegno a rappresentare nelle sedi istituzionali opportune la nostra contrarietà, il nostro sconcerto e il rammarico per la delibera della giunta regionale delle Marche, che grava in misura incombente sulle attività di orientamento e sull’offerta didattica dell’istituto, proprio all’approssimarsi del termine delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico».
L’onorevole
A intervenire sulla vicenda è anche l’onorevole Giorgio Fede, del Movimento Cinque Stelle. «Una situazione ridicola e paradossale che fa pensare più a una posizione campanilistica e, oserei dire, sciocca – spiega Fede -. Per questo il Movimento Cinque Stelle si muoverà in Regione per fare chiarezza sulla vicenda e porre gli autori davanti alle proprie responsabilità. La consigliera regionale Marta Ruggeri chiederà conto alla Regione Marche ed alla giunta Acquaroli del perchè del suo voltafaccia nei confronti della comunità scolastica sambenedettese. La domanda è se la stessa è motivata da atti normativi o legislativi che sarebbero incomprensibili, almeno nel vedere due suoi atti opposti per il loro contenuto, oppure da pressioni campanilistiche dei politici della destra ascolana, nell’imbarazzante silenzio di chi, nella propria coalizione, ha preso voti a San Benedetto ma su tutti i temi continua ad essere assente».