Ascoli Piceno-Fermo

Interruzioni volontarie di gravidanza: la sanità picena disdice la convenzione con l’Aied, è polemica

La consigliera regionale Anna Casini se la prende con il Governo e con la stessa Regione: "Un fatto molto grave"

L'ospedale Mazzoni di Ascoli

ASCOLI – Dopo ben 42 anni, la direzione dell’ormai ex Area Vasta 5 (che copre Ascoli e San Benedetto del Tronto) ha disdetto la convenzione con l’Aied (ovvero l’associazione italiana per l’educazione demografica) per l’applicazione della legge 194. Quest’ultima permette di ricorrere alla interruzione volontaria della gravidanza in una struttura pubblica nei primi 90 giorni di gestazione.

L’attacco

Una decisione, quella presa dalla sanità picena, che ha letteralmente sollevato un polverone. A prendere posizione, in tal senso, è la consigliera regionale ascolana Anna Casini, che di certo non le manda a dire. «È un fatto molto grave che purtroppo conferma la linea della destra nella nostra regione in merito ai diritti delle donne: quella di limitare l’applicazione della legge 194 – attacca la consigliera -. Una scelta che fa ancora più male perché l’Aied di Ascoli è un vanto per il nostro territorio, un modello virtuoso preso a esempio in Italia e non solo. Sono molto preoccupata da questa decisione scellerata che riduce i diritti delle donne, l’ennesimo ‘regalo’ della destra ai cittadini e alle cittadine del Piceno e delle Marche. Un Governo che limita le scelte – conclude Anna Casini – mi fa paura».

La vicenda

La convenzione tra l’Area Vasta 5 e l’Aied di Ascoli è scaduta, in realtà, nel 2010, ma il rapporto di collaborazione è sempre andato avanti attraverso proroghe annuali. Ora, però, è arrivata la disdetta con un breve preavviso che consentirà all’Aied di continuare a praticare l’interruzione volontaria di gravidanza chirurgica solo fino al prossimo mese di gennaio. Non è ancora chiaro se, dopo questo termine, se ne occuperà direttamente l’ospedale oppure no. Nel 2022 l’Aied di Ascoli ha effettuato circa 200 interruzioni volontarie di gravidanza chirurgiche al ‘Mazzoni’, mentre di quelle farmacologiche se ne è occupato direttamente il reparto di ginecologia dello stesso nosocomio ascolano.