ASCOLI- «La ripresa dell’export non basterà quest’anno a colmare il gap che si è creato nel 2020. Ma le pmi marchigiane, nonostante la crisi sanitaria e le difficoltà rilevanti di alcuni comparti come la moda e la ristorazione, hanno tutte le carte in regola per ripartire ed essere protagoniste del loro futuro»
Gianni Tardini, imprenditore ascolano di 53 anni, appena riconfermato alla guida del Comitato regionale della Piccola Industria, è cautamente ottimista per le settimane a venire. A patto che da un lato si «acceleri la campagna vaccinale» e dall’altro le risorse del PNRR vengano utilizzate realmente per rilanciare gli investimenti in Italia e nelle Marche
Presidente, quali sono stati i settori che hanno sofferto maggiormente l’impatto della pandemia ?
«Tra quelli sicuramente più penalizzati della nostra regione – risponde Tardini – vi è certamente la Moda, che ha subito il lockdown produttivo prima e la forte flessione dei consumi poi. Ad esso si sono aggiunti il turismo e i comparti legati alla socialità, alla ristorazione.»
Quali invece i comparti che hanno retto meglio l’emergenza sociale e sanitaria ?
« I settori meno influenzati dalla crisi economica sono l’alimentare, la farmaceutica ed il mobile».
Superata forse la fase più critica della situazione, quali sono i segnali che stanno arrivando dal mercato ?
«Nelle Marche, secondo i dati del nostro Centro Studi – spiega il presidente della Piccola Industria – in apertura di 2021 si sono registrate evidenti indicazioni di ripresa per l’industria manifatturiera regionale. Nel primo trimestre la produzione industriale ha segnato un aumento del 7,5% su base tendenziale, risultato in linea con quello rilevato a livello nazionale. A livello settoriale, tutti i comparti inclusi nell’indagine hanno registrato variazioni positive, tranne i settori del sistema moda. Quanto all’attività commerciale – prosegue Tardini – nello stesso periodo l’andamento delle vendite in termini reali ha registrato una crescita del 9,2% rispetto allo stesso periodo del 2020, con un andamento favorevole più evidente sul mercato interno (+16,4%) e più contenuto sull’estero (+2%)»
Anche l’export mostra un trend in crescita, per le piccole imprese ?
«Le esportazioni delle Marche sono risultate in aumento del 3,3% rispetto al primo trimestre dello scorso anno, risultato più modesto rispetto sia alla media nazionale (+4,6%) sia, soprattutto, a quella delle regioni del Centro (+9,9%). C’è quindi ancora tanta strada da fare per recuperare i livelli di vendite all’estero pre-pandemia. Secondo le più recenti stime la ripresa andrà consolidandosi, riportando le importazioni delle diverse aree geografiche sui livelli di prima dell’emergenza sanitaria.»
Come dovranno essere indirizzate, secondo le risorse del PNRR ?
“Il PNRR – afferma Tardini- rappresenta una grande opportunità di rilancio degli investimenti per il nostro Paese, accompagnato da importanti riforme attese da anni. Alcuni dei filoni portanti, come quello della digitalizzazione e della sostenibilità, saranno strategici per migliorare la competitività delle imprese di tutti i settori ed il contesto in cui operano. Altre azioni strategiche per il rilancio del sistema produttivo marchigiano deriveranno dalla programmazione dei Fondi strutturali 2021/2027 su cui Confindustria Marche si sta confrontando con la Regione Marche e che contiamo possa favorire la ripresa economica del nostro territorio».
In merito alla campagna vaccinale in corso, e alla sua utilità ai fini della ripresa economica, qual’è la sua opinione ?
«Il sistema Confindustria , sia a livello nazionale che regionale, si è impegnato fortemente per sensibilizzare e diffondere la campagna per i vaccini, anche attivandosi direttamente. Siamo convinti infatti che sia indispensabile la più rapida e ampia copertura vaccinale per arginare la diffusione del virus, così penalizzante per il Sistema Paese».
La Piccola industria cosa chiede alle istituzioni per favorire il processo di rilancio delle attività e dell’occupazione ?
«Le imprese piccole e medie marchigiane hanno sofferto profondamente in questi anni – dichiara il Presidente del Comitato regionale – e per alcune di esse le difficoltà non sono ancora superate, ma sono convinto che abbiano le carte in regola per continuare a essere protagoniste del futuro delle Marche. Con il 99,7% di PMI sul territorio che rappresentano l’85% degli addetti totali, le Marche si confermano al primo posto come regione manifatturiera d’Italia per numero di addetti sul totale degli occupati. L’obiettivo della Piccola Industria di Confindustria Marche – aggiunge Tardini- è da sempre quello dell’ascolto e della vicinanza alle realtà locali, affiancando e supportando le aziende nelle loro sfide quotidiane anche attraverso una crescita culturale per contribuire allo sviluppo del sistema produttivo regionale».
«Quanto alla mia delega a livello regionale – conclude l’imprenditore ascolano – che è quella della internazionalizzazione, il recupero di domanda atteso in molti mercati già per il 2021 non si tradurrà in un ritorno al passato perché la crisi del 2020 ha profondamente modificato i fattori competitivi che favoriscono il successo sugli scenari internazionali. Dobbiamo quindi essere pronti ad afferrare le opportunità che si presenteranno nei prossimi mesi intensificando le azioni di sostegno delle nostre imprese nei loro processi di crescita all’estero».