ASCOLI – I riflettori della procura di Ascoli si accendono nei confronti dell’Ast picena, ovvero quella che fino a poco tempo fa era denominata Area Vasta 5. Nel mirino, infatti, ci sarebbero 140 incarichi e, in particolare, le modalità di selezione del personale e di assegnazione delle medesime funzioni da parte della dirigenza della stessa azienda sanitaria.
La vicenda
La vicenda comincia alla fine dell’anno scorso, il 2022, quando l’Area Vasta aveva pubblicato, appunto, i bandi per 140 indennità di funzione e organizzative. All’inizio del mese di febbraio, dunque circa due mesi dopo la pubblicazione del bando, l’Ast ha deciso di sospendere tali indennità fino a giugno, suscitando parecchio clamore. La procura, dunque, si è insospettita per un simile atteggiamento e ha deciso di provare a comprenderne qualcosa in più a seguito di numerose segnalazioni riguardanti la regolarità della procedura eseguita.
La decisione di bloccare i bandi, infatti, era stata presa la scorsa settimana in tribunale, durante l’udienza nella quale l’Ast e l’ex Asur sono state chiamate a giudizio dai sindacati Nursind, Nursing Up e Usb, nel procedimento relativo alla presunta condotta antisindacale da parte della stessa azienda. Alcuni sindacati, in particolare, contestano la presunta mancata copertura finanziaria. Tra i vari aspetti da chiarire, e questo compito spetterà proprio alla Procura, non c’è solamente la fattibilità economica dell’operazione ma anche i criteri da seguire per la selezione delle persone alle quali affidare gli stessi incarichi. Nei prossimi giorni, sicuramente, se ne saprà qualcosa in più, visto che la procura ha intenzione di ascoltare tutti i soggetti interessati.