Ascoli Piceno-Fermo

La crisi Beko agita il Piceno: a rischio centinaia di posti di lavoro

L'azienda ha anche uno stabilimento a Comunanza, il sindaco: «Faremo di tutto per tutelare la nostra realtà»

Il sindaco di Comunanza durante il tavolo al Ministero

ASCOLI – «Saremo parte attiva del piano industriale, per proteggere l’economia locale e soprattutto i posti di lavoro sul nostro territorio». La promessa arriva dal sindaco di Comunanza, Domenico Sacconi, che non è rimasto indifferente nei confronti della situazione della Beko, la multinazionale che ha anche uno stabilimento nel borgo comunanzese e che rischia la chiusura. In pericolo ci sono centinaia di posti di lavoro. Il primo cittadino, giovedì, ha partecipato al vertice che si è svolto al ministero del Made in Italy e, a seguito dell’incontro, non nasconde una forte preoccupazione per il futuro della fabbrica.

Il quadro

«Le notizie negative che circolavano riguardo esuberi e chiusure non sono state confermate dall’azienda – spiega Sacconi -. Il ministero ha ribadito il sostegno all’impresa in relazione agli incentivi e attraverso il cosiddetto ‘meccanismo di salvaguardia’ che viene usato per proteggere i settori strategici. Questo strumento offre garanzie preziose per i lavoratori e per la continuità dello stabilimento, dando alle parti il tempo di trovare soluzioni condivise. Per quanto riguarda propriamente il nostro stabilimento di Comunanza, i dati rivelano che la struttura ha uno dei più alti tassi di utilizzo produttivo tra gli stabilimenti italiani, ma non ancora abbastanza per assicurare una completa sostenibilità economica. Ho espresso la volontà e la disponibilità del Comune ad essere parte attiva del piano industriale, per proteggere l’economia locale e i posti di lavoro – conclude il sindaco -. Continueremo a seguire da vicino la situazione per garantire che il nostro stabilimento possa avere un futuro sostenibile».