ASCOLI- Dopo un anno e mezzo di carcere Leopoldo Wick va agli arresti domiciliari. L’infermiere 58enne di Grottammare è accusato di otto omicidi e quattro tentati omicidi avvenuti nella Residenza sanitaria assistenziale di Offida tra il gennaio 2017 e il febbraio 2019. Secondo la Procura di Ascoli avrebbe somministrato farmaci e sostanze in quantità superiori alle norme provocando il decesso di otto anziani ospiti della struttura.
Novanta testimoni al processo a Macerata
Il processo nei suo confronti in Corte d’Assise a Macerata è iniziato ad ottobre. Sono state chiamate a testimoniare 90 persone, mentre 47 sono le parti civili. Ieri – 1 dicembre – sono stati ascoltati dai giudici dodici tra operatori sanitari e infermieri della Rsa che lavoravano con Wick e ne conoscevano i compiti. Hanno anche giurato i periti che dovranno stabilire se la causa della morte di tanti anziani è da collegare all’indebita somministrazione di farmaci. Un passaggio decisivo della vicenda, che potrebbe decudere delle sorti del 58enne di Grottammare.
Assenza dei presupposti per restare in carcere
Wick si è sempre dichiarato innocente ed anche per questo l’avvocato Tommaso Pietropaolo e gli altri due legali dell’accusato ne hanno chiesto la scarcerazione, o almeno il trasferimento ai domiciliari. Secondo loro poi non c’erano più i presupposti per la detenzione in carcere del loro assistito, a cominciare dal pericolo di fuga e dalla reiterazione del reato. Nei mesi scorsi le istanze erano state respinte, ma ieri il Collegio giudicante ha deciso diversamente, accogliendo le richieste dei legali dell’infermiere.
Oggi l’accusato di otto omicidi dovrebbe uscire dal penitenziario di Marino del Tronto, ad Ascoli per tornare a casa. Il processo nei suoi confronti naturalmente prosegue.