ASCOLI – Comincia oggi il lungo ‘ponte’ dedicato ai festeggiamenti per tutti i Santi e per i defunti, che ogni anno spinge tradizionalmente migliaia di persone nei cimiteri cittadini per salutare e posare un mazzo di fiori sulla tomba dei propri cari che purtroppo non ci sono più. Ovviamente, il pienone è atteso principalmente nella giornata di Ognissanti, anche se in realtà già da qualche giorno tantissimi ascolani hanno colto l’occasione per visitare il camposanto situato nel quartiere di Borgo Solestà.
Il trend
Nonostante la crisi economica, della quale ormai si parla quotidianamente in maniera piuttosto aspra, la sensazione è che nessuno rinuncerà ad acquistare almeno un fiore per poter omaggiare nel modo più semplice i propri cari che hanno lasciato il mondo terreno. Sebbene, a detta di alcuni fiorai e delle serre presenti all’esterno del cimitero ascolano ci sarà sicuramente una leggera flessione di vendite rispetto agli anni passati, questa non sarà dovuta affatto all’innalzamento del livello dei prezzi, che più o meno resterà sugli stessi standard dell’anno scorso. Del resto, stilando una mappa dei costi, specialmente per quanto riguarda i crisantemi e le orchidee, che rappresentano indubbiamente i fiori più venduti in occasione appunto della festività di Ognissanti e della commemorazione dei defunti, è evidente come l’aumento sia stato minimo rispetto allo scorso anno. Da un fioraio all’altro, infatti, svolgendo un rapido sondaggio all’esterno del camposanto di Borgo Solestà, la variazione dei prezzi è quasi impercettibile, anche se qualche aumento c’è stato.
La mappa
Riguardo ai crisantemi, ad esempio, il loro costo unitario varia da 1,50 a due euro, anche se all’interno di alcune serre gli stessi vengono venduti ad un euro e 30 centesimi. Lo stesso discorso, poi, vale per le orchidee, con il prezzo che oscilla tra i due e i dieci euro, ovviamente anche in base alla grandezza della pianta che si desidera acquistare. Molte persone, inoltre, decideranno di regalare ai propri cari anche altri tipi di fiori, decisamente meno tradizionali rispetto alle orchidee ed i crisantemi. Tanto per fare un esempio, secondo i fiorai, molti acquisteranno l’anthurium, che viene ugualmente venduto dai commercianti ascolani ad un prezzo che più o meno si aggira attorno ai due euro. La crisi economica che sta affliggendo il paese, dunque, ha leggermente frenato l’aumento dei prezzi e, come ogni anno, la stragrande maggioranza delle persone non rinuncerà a posare un mazzo di fiori sulla tomba dei propri cari defunti, anche se sicuramente rispetto agli anni passati si cercherà di spendere il minimo indispensabile. D’altronde, con le difficoltà attuali, non c’è festa che regga ed i portafogli degli italiani, ascolani inclusi, sono sempre meno gonfi. Per Ognissanti, però, si deve e si può fare uno strappo alla regola.