ASCOLI – Una settimana terribile, quella che si sta per concludere, per il Piceno. Un altro lutto, infatti, scuote Ascoli. E’ morto, a 87 anni, il maestro Arnaldo Marcolini, artista conosciuto a livello nazionale che aveva esposto le sue opere, in passato, anche al Prado di Madrid. Ex insegnante dell’Istituto d’arte, era un punto di riferimento per tanti giovani pittori del territorio e, da professore, aveva contribuito a crescere diverse generazioni di studenti. Un personaggio molto conosciuto e benvoluto davvero da tutti, tanto che sono centinaia i messaggi che, sui social, lo ricordano con amore e affetto.
Il ricordo
Nella sua quasi settantennale carriera artistica, Marcolini ha attraversato diversi stili tra cui il figurativo e l’astratto-informale. Famosi il suo Miles, i Nodi e i Maya, e tra i suoi lavori si ricorda anche un omaggio a Cecco d’Ascoli. I quadri di Marcolini sono ospitati in importanti musei e gallerie tra cui, oltre al Prado di Madrid, anche il Puskin di Mosca e l’Università di Harvard. Tre opere sui Maya erano presenti all’edizione 2011 della Biennale di Venezia. Ha partecipato a mostre personali e collettive in tutto il mondo. Marcolini è stato anche un poeta. L’artista lascia la moglie Gilda e i figli Luca, collega giornalista, e Marco, segretario generale dell’Ascoli Calcio. «Hai insegnato la vita, hai amato e insegnato l’arte – lo ricorda il figlio Luca -. E lo hai fatto sempre con purezza, onestà, generosità e grande umanità. Sei stato il padre che ogni figlio avrebbe voluto, con grandi valori e un’infinita bontà d’animo. Un uomo dalla grande creatività che ha sempre messo ideali e rispetto al di sopra di tutto. E ogni volta che venivo a trovarti mi chiedevi persino scusa per avermi disturbato. Grazie di tutto, babbo. Ci mancherai».