FERMO – Nei giorni scorsi, nel costante impegno per contrastare il reato di maltrattamenti in famiglia e degli atti persecutori, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Fermo ha recentemente condotto una serie di interventi finalizzati a tutelare le vittime e reprimere gli autori di tali violenze.
A Montegranaro, in seguito alla denuncia presentata da una residente, i Carabinieri sono intervenuti e hanno denunciato il figlio della donna, responsabile di comportamenti aggressivi e molesti nei confronti della madre. Gli atti persecutori, che includevano violenza fisica e richieste di denaro, hanno causato lesioni lievi alla vittima. L’intervento ha permesso di tutelare la donna e denunciare l’autore dei maltrattamenti.
A Falerone, i Carabinieri hanno denunciato un uomo di Amandola coinvolto in una lite condominiale per futili motivi. Durante l’alterco, l’uomo ha aggredito un pensionato del condominio con un bastone, causandogli lesioni guaribili in circa 10 giorni. L’intervento ha permesso di denunciare l’aggressore e garantire assistenza alla vittima.
A Pedaso i Carabinieri della Stazione hanno denunciato per violazione del provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla parte offesa, un ucraino pregiudicato già denunciato per maltrattamenti in famiglia e allontanato dall’abitazione a salvaguardia della convivente anch’ella ucraina, la quale aveva altresì ricevuto dei messaggi minatori. L’uomo, violando le prescrizioni è stato denunciato con richiesta di aggravio della sua posizione. La richiesta veniva accolta dalla Procura di Fermo ed all’uomo applicata e notificata la prescrizione dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tre volte a settimana.
A Petritoli, i Carabinieri hanno avviato immediati accertamenti in seguito alla denuncia di una donna che subiva atti persecutori da parte di un collega di lavoro. Nonostante l’avviso di astenersi dall’interferire nella vita privata della vittima da parte del Questore di Fermo, l’individuo aveva seguito la donna fino al domicilio in diverse occasioni. L’intervento dei carabinieri ha permesso di denunciare il collega di lavoro per atti persecutori, attivando il codice rosso e richiedendo un aggravamento della sua posizione giudiziaria.
L’Arma dei Carabinieri conferma la propria costante attenzione al fenomeno dei maltrattamenti in famiglia e degli atti persecutori. Tali comportamenti vanno contrastati con fermezza, e si invita la cittadinanza a denunciare sempre tali episodi, affidandosi alle Stazioni dei Carabinieri presenti sul territorio, che garantiscono una capillare diffusione e risposta tempestiva alle richieste di aiuto.