ANCONA – Mancano 46 giorni all’inizio della Tirreno-Adriatico, la nota competizione ciclistica che torna a infiammare la primavera sportiva anche nelle Marche. Già da tempo si conoscono le date, 7-13 marzo, dell’edizione 2022 della corsa dei due mari, secondo appuntamento della stagione delle corse promossa da RCS Sport. Una settimana di grande sport che pone il territorio marchigiano alla ribalta in tutto il mondo toccando diversi comuni del maceratese, fermano, ascolano e pesarese ma lasciando a bocca asciutta la provincia anconetana.
Centinaia le tv e i media internazionali che accenderanno i riflettori sulla Tirreno-Adriatico: solo l’anno scorso sono state trasmesse dalla Rai dirette e immagini per 40 ore totali, sei ore di media per tappa, in circa 200 paesi e con ascolti medi di oltre mezzo milione di persone. Una vetrina importantissima per la Regione Marche: su questo aspetto hanno puntato gli assessori Guido Castelli e Giorgia Latini. Quest’ultima l’ha definito un «bellissimo evento: riusciamo attraverso lo sport a promuovere le bellezze di tutto il territorio, unendo costa ed entroterra». La Regione ha investito molto per creare un forte binomio, quello tra sport e turismo, a partire dalla scelta del ct della nazionale di calcio Roberto Mancini come testimonial. «La nostra regione merita di essere conosciuta in tutto il mondo, attraverso un grande evento di sport che è anche un momento di gioia e speranza». «Ci candidiamo – ha fatto eco Guido Castelli, assessore regionale al bilancio, come la regione delle due ruote: la conferma dell’impegno è la stessa strategia di sostegno e promozione per tutto l’anno, grazie anche a progetti come Marche Outdoor».
La corsa dei due mari, «manifestazione di altissimo livello»
La corsa dei due mari nasce nel 1966 e ha conquistato un ruolo di rilievo nel panorama sportivo stagionale: nel tempo ha dimostrato di essere un valido indicatore di quello che sarà il percorso di atleti e dei campioni in lizza per il titolo mondiale. Una «manifestazione di altissimo livello», ha sottolineato il presidente nazionale della Federazione ciclistica italiana Cordiano Dagnoni, egli stesso corridore da giovane anche su questo circuito marchigiano visto come uno dei test fondamentali per la stagione. Apprezzamenti sono arrivati anche dal ct nazionale di ciclismo Daniele Bennati: «Mi piace molto la manifestazione, il percorso prevede tappe per tutti, miste, volate, salite. Di solito ha un cast stellare – riferendosi agli atleti partecipanti – quindi si preannuncia spettacolare: personalmente la seguirò tappa per tappa».
Tirreno-Adriatico: il percorso su sette tappe
Non sono stati snocciolati i nomi degli atleti iscritti alla Tirreno-Adriatico ma sono stati fatti espliciti riferimenti al vincitore dell’anno scorso, il 23enne sloveno Tadej Pogačar e al “nostro” Vincenzo Nibali. Rese note invece le sette tappe con partenza il 7 marzo con la cronometro individuale da Lido di Camaiore, svolta sul lungomare di Forte dei Marmi e ritorno. Il giorno successivo percorso impegnativo di 219 km da Camaiore a Sovicille passando per i paesaggi pisani e senesi. Mercoledì 9 il tracciato si fa leggermente ondulato con brevi rettilinei e alcune salite degne di nota, ma senza eccessive difficoltà fino al traguardo nel salotto cittadino di Terni in Corso del Popolo. Spettacolare e impegnativa la successiva quarta tappa della Tirreno Adriatico: vedrà partire gli atleti dalla cascata delle Marmore, passare per Ascoli Piceno e arrivare, dopo 202 km e 3mila mt di dislivello, fino a Bellante, nel teramano, unico centro abruzzese toccato dalla manifestazione.
Le ultime tre tappe sono tutte marchigiane: si inizia venerdì 11 marzo con la Sefro-Fermo, un percorso tra appennino e costa, la cd tappa dei Muri, con pendenze fino al 20% che toccano Castelraimondo, San Severino Marche, Cingoli, Treia, Montegranaro, Monte Urano, Lido e Capodarco, fino al salotto di Fermo.
Sabato 12 la tappa forse più impegnativa, quella di montagna, che si snoda da Apecchio fino a Carpegna: 213 km totali con un dislivello di 3700 mt che passa anche per Acqualagna, Fossombrone, Mombaroccio e Urbino, fino alle salite del monte in cui si allenava Marco Pantani.
Infine si torna nel sud delle Marche: la chiusura della Tirreno-Adriatico si terrà come da tradizione a San Benedetto del Tronto con una 159 km pianeggiante che si snoderà anche in collina a Offida, Rotella, Montedinove, Castignano e Grottammare prima del circuito sulla riviera delle palme con arrivo in volata.
Le reazioni dei sindaci dei comuni marchigiani
Molto orgogliosi si sono detti i sindaci dei comuni marchigiani intervenuti alla presentazione della 57esima edizione della Tirreno Adriatico: «Una grande vetrina e risonanza per i piccoli centri e comuni interni» ha detto il sindaco di Sefro (Mc) Pietro Tapanelli, mentre il collega di Fermo Paolo Calcinaro ha sottolineato il passaggio nei «luoghi della cultura del centro e nelle colline che raccontano il nostro paesaggio: speriamo che possano tornare tutti i migliori campioni, ma comunque sarà un bellissimo spettacolo».
«Siamo entusiasti – ha dichiarato il sindaco di Carpegna Mirco Ruggeri – di poter partecipare a questa manifestazione importante per il nostro territorio: la tappa lega tutti i comuni della provincia di Pesaro Urbino e ci siamo organizzati insieme per offrire il miglior servizio e il miglior spettacolo. Per noi è davvero molto importante dal punto di vista turistico esserci e farlo nel migliore dei modi».