ASCOLI – È di Marco Stortoni il corpo senza vita ritrovato questa mattina sul Monte Vettore, nell’Ascolano. Lo confermano fonti investigative. È precipitato in un canalone impervio e difficile da raggiungere a 2 mila metri di quota ed è stato individuato da un drone, che ha fornito immagini e foto ravvicinate dell’uomo.
L’uomo, 59 anni di Montefalcone Appennino (Fermo), era scomparso da ieri pomeriggio. I suoi familiari, residenti a Comunanza, avevano dato l’allarme non vedendolo tornare a casa. Le ricerche partite intorno alle 17 erano proseguite per tutta la notte e le prime ore di oggi. Impegnati 50 uomini dei vigili del fuoco, del Soccorso alpino e dei carabinieri di Arquata, che hanno setacciato la montagna con l’ausilio di un elicottero.
Ma è stato un drone in perlustrazione a bassa quota sul versante marchigiano del Vettore, a individuare il corpo dell’escursionista. Due ore più tardi sul posto sono arrivati i soccorritori, per l’identificazione e il recupero dell’uomo. Marco Stortoni, di professione pasticciere, era appassionato di fotografia naturalistica e soprattutto di quella nelle zone montane.
Ieri mattina era giunto in auto al passo di Forca di Presta (1500 metri di altitudine), al confine tra Marche e Umbria, e da lì si era incamminato verso il Rifugio Zilioli, recentemente ristrutturato. Ma secondo alcuni investigatori al rifugio non è mai giunto.
È scivolato prima in un profondo canalone, ed è morto forse in seguito alle ferite e ai traumi riportati nella rovinosa caduta. Sarà comunque un’autopsia ad accertare quanto accaduto sul corpo del povero escursionista, e stabilire le cause del suo decesso. Lo ha deciso la Procura di Ascoli che ha aperto un’inchiesta sulla tragedia.