ASCOLI PICENO – Arrestato tre volte in pochi giorni dalla Polizia di Stato, per reati commessi nei confronti dei familiari, resistenza alle forze dell’ordine e violazione della misura cautelare personale di divieto di dimora nel comune di Ascoli Piceno: protagonista della vicenda un 54enne residente nel Maceratese.
I fatti si sono verificati ad Ascoli Piceno, a partire dalla tarda sera dell’11 luglio scorso: l’uomo, M.R., cittadino italiano, gravato da alcuni pregiudizi penali, ha messo in atto condotte, poi giudicate vessatorie, nei confronti di mamma e sorella, entrambe residenti nel capoluogo piceno, tra l’altro introducendosi arbitrariamente, più volte, all’interno dell’abitazione della mamma, nonostante le due donne avessero più volte cercato di allontanarlo.
Il personale di Polizia in servizio di volante, una volta intervenuto a fronteggiare l’emergenza, per richiesta rivolta al 112 da parte di una delle familiari, identificava l’uomo dentro l’abitazione in questione, in evidente stato di alterazione alcolica, mentre insultava e minacciava mamma e sorella a gran voce, non curandosi della presenza del personale in divisa.
Le donne, esauste dal ripetuto comportamento vessatorio, presentavano querela nei confronti del familiare, raccontando come questi, oltre ad aver fatto accesso in casa attraverso una finestra, scavalcando un muro, avesse preso a bersagliarle con le medesime condotte attuate quella sera, fin dai primi giorni dello scorso mese di giugno. Ovvero da quando era giunto a scadenza il foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Ascoli Piceno che era stato emesso dal Questore del capoluogo piceno il 3 dicembre 2022, con durata fino al 3 giugno scorso.
Venivano in tal modo acquisiti importanti elementi di reità nei confronti dell’uomo, che veniva tratto in arresto flagrante e associato alla locale Casa Circondariale. La misura precautelare veniva convalidata dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il locale Tribunale, che disponeva la misura di divieto di dimora nella provincia di Ascoli Piceno, con contestuale remissione in libertà. Ma il 54enne, la notte tra il 14 ed il 15 luglio, poche ore dopo aver lasciato il carcere, anziché allontanarsi dal comune, così come gli era stato imposto, contravveniva a tale obbligo, fermandosi presso un bar della zona, ubriacandosi e molestando gli avventori dell’esercizio, tanto che veniva al riguardo di nuovo allertato il 112.
Sul posto, il soggetto, in stato di alterazione da sostanze alcoliche, attuava nei confronti degli Agenti operanti condotte riconducibili al reato di resistenza a pubblico ufficiale, rivolgendo loro insulti e minacce, fino ad aggredirli nella fase in cui il personale cercava di accompagnarlo presso gli Uffici della Questura, dove pure reiterava i medesimi comportamenti.
Raccolti anche in questa fase importanti elementi di rilievo penale, il predetto veniva nuovamente tratto in arresto flagrante. La misura veniva convalidata dal locale Tribunale il giorno seguente, a richiesta del P.M., con contestuale remissione in libertà e nuova adozione della misura di divieto di dimorare nel Comune di Ascoli Piceno.
Nella medesima circostanza, l’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del locale palazzo di Giustizia, valutata la richiesta di aggravamento avanzata dal P.M. nei confronti dell’indagato, a carico del quale erano stati raccolti indizi e rilievi probatori riconducibili ai reati di maltrattamenti, percosse, violenza privata e violazione di domicilio commessi nei confronti dei familiari, sostituiva la misura di divieto di dimora nel comune di Ascoli Piceno con quella della custodia cautelare in carcere, a cui veniva data pronta esecuzione dal personale della Squadra Mobile, che associava il soggetto alla locale Casa Circondariale.
La misura veniva aggravata in considerazione dell’insieme degli elementi raccolti a carico del soggetto, il quale, in poco meno di 24 ore, oltre ad aver violato della misura del divieto di dimora nel comune di Ascoli Piceno, aveva attuato altre condotte per le quali era stato tratto in arresto.
Nei confronti dello stesso, il Questore di Ascoli Piceno ha emesso la misura di prevenzione del foglio di va obbligatorio, con divieto di ritorno nel comune di Ascoli Piceno, per la durata di anni tre.