ASCOLI- Quattro titoli in cartellone e due fuori abbonamento, oltre a due spettacoli per ragazzi. Si presenta così la nuova stagione di prosa del teatro Ventidio Basso di Ascoli, che partirà il 25 gennaio 2022. Spicca il debutto con “Mine Vaganti” di Ferzan Oztepeck, riduzione teatrale di un film che fece epoca, vincendo numerosi premi in Italia e all’estero.
Sul palco Iaia Forte, Francesco Pannofino, Simona Marchini ed altri otto attori che metteranno in scena le vicende di una sgangherata famiglia pugliese, sotto la sapiente direzione del regista italo-turco che ha saputo dare anche alla piece un ritmo ed uno stile che ne hanno bissato il successo cinematografico.
Dopo la replica prevista per il 26 gennaio, arriva poi al Massimo ascolano l’atteso spettacolo di Stefano Accorsi “Storia di 1”, scritto da Lucia Calamaro con Daniele Finzi Pasca, entrambi all’opera il 22 e 23 febbraio.
L’esperimento di Accorsi
«È un esperimento d’autore – ha spiegato Gilberto Santini, direttore dell’Amat oggi (28 dicembre) in conferenza stampa – che mostra le vicissitudini della vita quotidiana di una persona comune, quando esse si intrecciano con i fatti della grande storia del suo tempo. Un lavoro molto originale ed interessante, che si avvale non solo dell’esperienza di Lucia Calamaro ma anche del talento di Daniele Finzi, tra i più importanti autori di teatro di circo del mondo».
A seguire in cartellone sempre al Ventidio Basso, il 12 e 13 marzo il classico “Enrico IV” di Luigi Pirandello con Sebastiano Lo Monaco tra i protagonisti. A dirigerlo, insieme ad un nutrita compagnia di attori, l’apprezzato regista greco Yannis Kokkos che presenterà al pubblico uno spettacolo dal forte impatto scenografico.
A tempo di tango
Nella proposta Amat e Comune di Ascoli, anche la danza con la rappresentazione affidata al Balletto di Roma di “Astor, un secolo di tango”, in programma il 9 aprile con replica il giorno successivo. Firmato da Valerio Longo, l’appuntamento va oltre il racconto della vita del mitico Astor Piazzolla, coinvolgendo amanti del genere e spettatori.
Fuori abbonamento poi, due chicche molto diverse tra loro ma che rendono merito alla qualità e ampiezza del programma teatrale messo in campo dai promotori della stagione. Partiamo dall’ultimo.
Con coraggio l’Amat darà spazio il 30 marzo alla lucida follia creativa ed interpretativa di Antonio Rezza, che con Flavia Mistrella porterà sul palco “Fratto_X”: «Deve far riflettere che Rezza abbia ottenuto il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia – ha sostenuto Santini durante l’incontro. Parliamo di un attore e di un artista che seppur nella sua comicità surreale e dissacrante, riesce a far ridere ed anche pensare il pubblico. Per questo lo abbiamo scelto per la stagione di prosa ascolana».
La Casa di Bambola rivisitata da Marinelli
Prima di Antonio Rezza, e cioè il 26 marzo la compagnia di teatro Cast porterà poi sul palco del Ventidio Basso una rappresentazione particolare del celeberrimo “Casa di bambola” di Henrik Ibsen. A spiegarne l’approccio al testo Alessandro Marinelli, uno dei protagonisti del lavoro, oggi presente alla conferenza stampa: «Abbiamo pensato di fotografare un aspetto del testo dell’autore, e cioè quello di una storia d’amore che sta finendo e che però nessuno ammette che sia terminata. Così la Casa sarà più che altro un luogo della mente, dell’immaginario che racconta questo difficile momento delle vicenda di due persone e di milioni di altre».
Una suggestiva idea narrativa, che il pubblico potrà ammirare e valutare al termine di una stagione di prosa che vedrà anche uno spazio riservato ai ragazzi. E questo ospitando due spettacoli al Teatro dei Filarmonici, altro gioiello storico-architettonico della città di Ascoli. In calendario il 20 marzo “Esercizi di fantastica” di Giorgio Rossi, ispirato ad un racconto del grande Gianni Rodari, e realizzato dall’associazione Sosta Palmizi. Poi l’8 maggio “Il circo delle nuvole” con protagonista Gek Tessaro.
Il Ventidio Basso come luogo della cultura cittadina
«Nel complesso si tratta di un proposta coerente e di alto livello qualitativo – ha commentato l’assessore alla cultura Donatella Ferretti – che esalterà il teatro Ventidio Basso come casa dell’arte e della cultura di Ascoli. E ciò dando la possibilità a tutti di seguire gli spettacoli, senza restrizioni di posti e spazi ma solo con l’obbligo di rispettare le norme sanitarie vigenti».