ASCOLI PICENO – Una piazza, una struttura sanitaria, un parco pubblico intitolata a Gino Strada. Lo chiedono in coro al Comune di Ascoli i gruppi consiliari di minoranza. PD, Cinquestelle, Ascolto e Partecipazione e lista Prospettiva Ascoli hanno presentato una mozione per sollecitare la maggioranza di destra del consesso civico, ad aderire alla proposta.
Il fondatore di Emergency è scomparso il 13 agosto
Come è noto Gino Strada, fondatore di Emercency è scomparso il 13 agosto scorso. Alla sua figura di medico ed uomo di pace conosciuto in tutto il mondo, le opposizioni sollecitano l’intitolazione di un “bene pubblico” cittadino che ne preservi la memoria e ne ricordi a tutti l’esempio.
L’esempio dell’assistenza medica in tutto il mondo
«Gino Strada – affermano i gruppi consiliari di centrosinistra di Ascoli – insieme alla moglie Teresa Sarti, scomparsa nel 2009, nel 1994 ha fondato l’organizzazione umanitaria Emergency con lo scopo di portare aiuto alle persone bisognose di cure mediche in particolare nelle zone colpite da guerre e calamità naturali. Il rifiuto della guerra come strumento di risoluzione dei conflitti – aggiungono le opposizioni – la missione di offrire assistenza medica gratuita e di qualità alle vittime delle guerre e delle ingiustizie, sono state e sono ancora oggi i riferimenti dell’azione di Emergency in tutto il mondo che ne fanno ormai un punto di riferimento da tutti riconosciuto e rispettato».
Un riconoscimento ad un uomo di pace
Per questo dunque, secondo Pd, Cinquestelle e gli altri gruppi rappresentati nel consiglio «l’intitolazione di un bene pubblico a Gino Strada, medico e uomo di pace, nel suo valore simbolico vuole essere il giusto riconoscimento della città di Ascoli Piceno all’opera del suo fondatore da sempre connotata da valori positivi e condivisibili quali il coraggio, la pubblica denuncia, l’umana pietà, lo slancio sincero e il senso del dovere.»
Sarà ora da vedere se la Giunta Fioravanti con la sua maggioranza valuteranno ed accoglieranno l’iniziativa, che va di certo al di là degli schieramenti politici e partitici. Nel recente passato le iniziative delle minoranze consiliari di Ascoli non hanno avuto molto seguito. Ma forse questa volta, l’occasione potrebbe essere quella giusta per dimostrare di avere un altro genere di respiro culturale e sociale.