MONTEGALLO – A sei anni dal terremoto del 24 agosto 2016, qualcosa comincia a muoversi anche per il piccolo borgo di Montegallo, che sicuramente rientra tra i Comuni del Piceno che hanno avuto maggiori danni. L’Usr di Ascoli, infatti, ha ufficialmente approvato il cosiddetto ‘Programma straordinario per la ricostruzione’. Nel documento sono comprese le riconversioni di tre aree realizzate durante la prima fase dell’emergenza: l’area Coc di Balzo, che sarà destinata a un poliambulatorio medico e di primo soccorso, la zona Sare di Balzo che sarà riconvertita in un villaggio turistico e l’area Sae di Uscerno, cui toccherà la stessa sorte.
Gli interventi
Il programma straordinario per la ricostruzione di Montegallo, poi, prevede una serie di opere prioritarie che ad oggi non sono state finanziate, la cui stima preventiva totale si aggira sui 209 milioni di euro. Si tratta, ovviamente, di un importo che potrebbe essere oggetto di ridefinizione e che mette al centro due passaggi fondamentali per il rientro dei residenti. In primis il ripristino delle infrastrutture e dei sottoservizi dei centri abitati, il cui costo è stimato in 135 milioni di euro. Con esso, la mitigazione delle aree in dissesto (25 milioni), in una zona dove si riscontrano diverse aree a rischio frana che risultano ad oggi inagibili. Tra gli interventi ritenuti prioritari c’è poi il recupero della stazione di rifornimento carburante collocata a Balzo, anch’essa danneggiata e poi smantellata dopo il terremoto ed il cui mancato ripristino costringe popolazione e turisti a percorrere almeno 20 chilometri per acquistare benzina. Altro passaggio importante riguarda la valorizzazione dei nuclei storici di particolare rilevanza architettonica e paesaggistica.