FERMO – Nei giorni scorsi, al termine di attente e precise indagini i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Fermo, impegnati in un’incisiva campagna di contrasto alle truffe, hanno individuato e denunciato 14 truffatori nell’area di competenza. Questi episodi sottolineano quanto sia importante rimanere vigili e consapevoli per evitare di cadere vittime di queste frodi.
In particolare, a Montegranaro i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato un uomo napoletano nato nel 1951, già noto alle forze dell’ordine, per il reato di truffa. L’uomo aveva escogitato un inganno che prevedeva l’invio di un falso SMS da parte di una banca per carpire alla vittima i codici di sicurezza del proprio conto corrente, permettendogli di sottrarre la somma di 10mila euro. Il danno patrimoniale non era assicurato.
A Porto San Giorgio i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito all’autorità giudiziaria un cittadino romeno nato nel 1995 e un italiano nato nel 1973, entrambi con precedenti penali, per il reato di truffa in concorso. Questi truffatori avevano attuato un inganno online, convincendo una vittima a scambiare un orologio di marca “Lorenz” per un prezzo concordato di 680 euro. Durante lo scambio, uno dei truffatori distraeva la vittima, permettendo all’altro di fuggire con l’orologio. Il danno subito non era coperto da assicurazione.
A Fermo i Carabinieri della Stazione hanno deferito all’autorità giudiziaria due cittadini marocchini di 21 e 22 anni ed un brasiliano di 32 anni, tutti domiciliati a Milano, per il reato di truffa e sostituzione di persona in concorso. Questi truffatori avevano contattato la vittima attraverso WhatsApp, fingendo di essere amici della figlia residente in Francia e chiedendo supporto economico per presunte necessità di ristrutturazione dell’abitazione della figlia all’estero. Hanno indotto la vittima a effettuare due bonifici bancari per un totale di 3.100 euro. La vittima si è resa conto della truffa solo dopo aver contattato sua figlia.
A Montegiorgio i Carabinieri della Stazione hanno denunciato in stato di libertà una donna pescarese di 31 anni, un uomo 53enne di Pescara, un giovane 19enne pescarese, un ucraino di 26 anni e un napoletano di 38 anni, tutti disoccupati, per il reato di truffa. Questi truffatori avevano convinto una commerciante 65enne del posto a effettuare una serie di transazioni su carte “Postepay” per un presunto “bonus COVID” del valore di 1.700 euro, che hanno poi sottratto. L’autorità giudiziaria è stata informata dei fatti.
Ancora, a Monte Urano i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà una donna napoletana di 37 anni e due napoletani di 21 e 22 anni per il reato di frode informatica in concorso. Hanno indotto la vittima a effettuare quattro operazioni finanziarie, raccogliendo circa 1.000 euro. Sempre a Monte Urano, un uomo del Mozambico di 45 anni, pregiudicato, è stato deferito all’autorità giudiziaria per il reato di truffa. Ha indotto la vittima a effettuare diverse ricariche per un totale di 1.512 euro sotto il pretesto di una vendita di uno strumento musicale.
Questi casi dimostrano quanto sia importante rimanere vigili e non cadere vittime di truffe. I Carabinieri consigliano ai cittadini di prestare attenzione alle richieste di denaro da parte di sconosciuti, di verificare sempre l’identità delle persone con cui si comunica online e di consultare i consigli sulla sicurezza pubblicati sul sito ufficiale dei Carabinieri. La collaborazione tra le forze dell’ordine e i cittadini è fondamentale per mantenere la sicurezza della comunità locale.