ASCOLI- Continua l’opera di riqualificazione e messa in sicurezza di edifici, parchi e strutture pubbliche di Monteprandone. L’ultimo intervento che partirà nella cittadina della vallata del Tronto, è quello della ricostruzione della storica scuola danneggiata dal sisma del 2016.
Si tratta della scuola d’infanzia parificata “Maria Immacolata”, sede dell’asilo delle suore concezioniste da oltre 70 anni. La struttura, ubicata in via De Gasperi a Centobuchi – la frazione più popolosa del comune – è di proprietà dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia (ONPMI), ed era inagibile da 5 anni.
A giugno 2017 l’Opera nazionale ottenne il finanziamento di 1 milione e 540 mila euro da parte del Governo per lavori di adeguamento strutturale ai fini della ricostruzione attraverso l’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche.
Dopo il trasferimento delle aule e dell’area mensa, prima nella parrocchia del Sacro Cuore, poi nella parrocchia Regina Paci, i 60 bambini frequentanti la scuola hanno potuto proseguire l’attività seguiti dalle suore concezioniste presenti nella sede locale.
Da quel momento è partito un lungo iter burocratico che ha visto coinvolti diversi Enti – Opera per il Mezzogiorno, Ufficio Speciale per la Ricostruzione delle Marche, Asur Marche Area Vasta 5, Comune di Monteprandone – per giungere all’approvazione del progetto che prevede anche l’ampliamento della scuola in variante al piano regolatore e, infine, l’avvio dei lavori affidati alla ditta Aterno costruzioni.
«Aspettavamo da anni l’avvio dei lavori sull’asilo delle suore – spiega il sindaco Sergio Loggi – fin dal primo giorno dell’insediamento abbiamo seguito da vicino i tanti passaggi burocratici e tecnici, sia assicurandoci l’ospitalità dei nostri piccoli in locali alternativi e più consoni alla sede di viale De Gasperi, sia approvando in Consiglio comunale una variante al piano regolatore, per permettere l’ampliamento della struttura e renderla più bella e sicura di prima. Pur essendo un edificio privato, l’asilo delle suore è un luogo tanto caro alla comunità. Ricoprendo per oltre 70 anni una funzione sociale ed educativa indispensabile, ha cresciuto generazioni di bambine e bambine che oggi sono diventati adulti, madri e padri impegnati nel sociale».
Da notare che a seguito della decisione delle suore di svolgere funzioni diverse dall’insegnamento, la gestione dell’istituto con tutti i servizi connessi è stata affidata all’associazione «Cento Infanzia», di cui fanno parte anche genitori del territorio locale. Provvederà questa realtà senza scopo di lucro alle attività socio-assistenziali, educative, formative, ricreative in favore dell’infanzia e del mondo giovanile.