Ascoli Piceno-Fermo

A Monteprandone il Comune finanzia i tamponi per la scuola primaria

Test gratuito per gli scolari dell'Istituto comprensivo del paese. Tempestività nella prevenzione

Il parco della Conoscenza a Monteprandone

ASCOLI – L’Amministrazione comunale di Monteprandone, cittadina della vallata del Tronto vicino a San Benedetto, ha deciso di finanziare i tamponi della scuola primaria del locale Istituto comprensivo. Obiettivo quello di monitorare e prevenire il contagio nell’istituto scolastico. I tamponi debbono essere effettuati qualora emerga un caso positivo nella classi della scuola primaria.  

Evitare la didattica a distanza

Il Decreto del 7 gennaio prevede, infatti, per le classi delle scuole elementari nelle quali si verifichi un caso di positività, di effettuare due tamponi di controllo agli alunni: uno tampone (T0) subito al momento di conoscenza del caso, l’altro tampone (T5) dopo 5 giorni. Tali controlli consentono di mantenere la didattica in presenza, purché non si verifichi un secondo caso di positività. Nell’ipotesi di due o più casi la stessa legge prevede l’attivazione della didattica a distanza.

I tamponi per gli scolari di Monteprandone verranno effettuati in un laboratorio privato del territorio. I giorni e gli orari di esecuzione saranno comunicati alla famiglie degli alunni interessati dallo screening attraverso il portale della scuola.

Tempestività nei test

«Con la nuove norme è indispensabile la tempestività nell’effettuare i test– spiegano il sindaco Sergio Loggi e il vicesindaco con delega all’istruzione Daniela Morelli – sappiamo che in questo periodo i contagi crescenti stanno mettendo in affanno il sistema sanitario e i tempi di effettuazione dei tamponi si allungano. Per questo abbiamo deciso di collaborare con l’Asur e con l’istituzione scolastica, destinando risorse del bilancio ad una attività di screening indispensabile per assicurare più possibile la presenza in classe dei nostri studenti in sicurezza e venire incontro alle famiglie offrendo un servizio gratuito che permetta alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi di continuare il loro percorso di studi sui banchi di scuola, insieme ai proprio compagni».