ACQUASANTA TERME – Prendono avvio nel cuore del cratere sismico marchigiano le filiere forestali del legno dei Monti della Laga. Si tratta di due progetti integrati sviluppati nei boschi dei comuni di Acquasanta Terme ed Arquata del Tronto, finalizzati a valorizzare la biomassa forestale oggi prevalentemente utilizzata come legna da ardere. I due progetti, promossi fin dall’inizio dal Bim Tronto, sono stati presentati oggi nella frazione acquasantana di Umito, alla presenza del commissario alla ricostruzione Guido Castelli, dell’assessore regionale Andrea Maria Antonini, del sindaco di Acquasanta Sante Stangoni, del primo cittadino di Arquata Michele Franchi e del presidente del Bim Luigi Contisciani.
Il progetto
Da Umito, infatti, hanno avuto inizio i lavori di recupero di uno dei principali percorsi forestali che prende vita proprio da questa frazione. I progetti, in parte finanziati dal Psr Marche 2014-2020, hanno ricevuto anche risorse tramite un contratto di rete finanziato dal Piano nazionale complementare sisma, per un ammontare complessivo di oltre 2,3 milioni di euro. Le filiere del legno vedono coinvolte le imprese forestali locali oltre alle Comunanze Agrarie, le principali proprietarie delle aree boschive e l’impresa di trasformazione e commercializzazione Laga Legno Srl, sul cui capitale è intervenuta recentemente anche l’impresa edile ascolana Panichi. Grazie alla Laga Legno Srl, il legno proveniente dai boschi dell’Appennino centrale verrà prodotto e venduto in tavolato, cippato e pellet. La finalità è una gestione boschiva sostenibile ed oculata, attenta al territorio e con importanti ricadute sull’economia locale. L’utilizzo dei circa 4.000 ettari di bosco partirà proprio dalla riqualificazione delle vie di accesso, attraverso la sistemazione della viabilità forestale esistente ma attualmente non utilizzabile. Saranno quindi recuperati circa 22 chilometri di strade nei boschi dell’acquasantano e oltre 3 chilometri di piste forestali nel comprensorio arquatano. E proprio in questi giorni sono in procinto di approvazione altri 35 chilometri di tratti viari da riqualificare. Pertanto, i boschi saranno finalmente accessibili in maniera gratuita non solo alle imprese forestali ma anche ai turisti e ai visitatori dei monti Piceni, restituendo un patrimonio territoriale tutto da scoprire.
Il commissario
«La riparazione di una comunità così colpita dagli eventi sismici e dalle crisi pandemica ed economica, per essere duratura nel tempo, deve partire anche dai valori espressi dal territorio in cui risiede – ha spiegato il commissario Castelli -. Il bosco è una caratteristica predominante nelle aree interne dei Monti della Laga, che ora grazie alle risorse messe in campo da Next Appennino e dai fondi regionali, hanno l’occasione di rilanciare l’economia locale proprio a partire dal patrimonio naturalistico dell’area. Ringrazio la Regione, i sindaci Stangoni e Franchi e le imprese che hanno deciso di unire le forze in due progetti di grande qualità, come dimostrano le risorse ottenute, e che contribuiranno a valorizzare il nostro prezioso patrimonio territoriale e a porre le basi per un’economia innovativa e sostenibile, al servizio della crescita di tutto il territorio regionale».