ASCOLI – Diocesi in lutto per la morte di Papa Francesco. Il decesso del Santo Padre, avvenuto questa mattina (lunedì 21 aprile), ha gettato nello sconforto anche i fedeli ascolani e sambenedettesi. Un territorio, quello piceno, profondamente legato a Bergoglio, che nel 2016 portò il suo saluto ai terremotati di Arquata e che, in Vaticano, ha spesso accolto i pescatori della riviera. Senza dimenticare l’incontro, nel dicembre scorso, con la delegazione dei lavoratori della Beko di Comunanza.
La diocesi ricorderà il Papa in due momenti di preghiera: domani (martedì 22 aprile) alle 21 nella chiesa di Santa Maria Goretti ad Ascoli e mercoledì, sempre alle 21, nella cattedrale Santa Maria della Marina di San Benedetto.
Il ricordo
A presiedere le due celebrazioni sarà il vescovo Gianpiero Palmieri. «Il suo Pontificato è stato molto importante – ricorda il presule -. Da un lato, Bergoglio ha dato alla Chiesa una forte spinta in merito alla conversione pastorale, che lui stesso ha voluto a 360 gradi, facendo in modo che diventasse più sinodale e missionaria. Dall’altro, ha promosso la pace a tutti i livelli. Si è impegnato nella difesa dei poveri e di quelli che lui definiva ‘gli scartati’. È stato sempre vicino agli ultimi. Da tempo era riuscito a segnalare il tempo che stavamo vivendo, parlando di una ‘guerra mondiale a pezzi’. Lì per lì ci sembravano parole esagerate, invece aveva compreso per primo ciò che stava accadendo al mondo. Ha sempre avuto grande affetto nei miei confronti, sia come parroco che come vescovo ausiliare di Roma – conclude Palmieri -. Mi disse di venire ad Ascoli, prima, e a San Benedetto, poi, manifestando apprezzamento verso di me. Grazie anche al mio ruolo nella Cei, mi permetteva di incontrarlo spesso. La Chiesa è stata ricca di grandi papi e lui sicuramente è tra questi».