ASCOLI – È morto nella notte di Natale l’imprenditore ascolano Nazzareno «Zè» Agostini. Aveva 89 anni. Il suo decesso è avvenuto ieri all’ospedale di Giulianova (Teramo) dopo una lunga malattia. Titolare della Vivai Agostini, il suo nome è legato alla storia del calcio ascolano negli anni d’oro, quelli della serie A e della Presidenza di Costantino Rozzi.
Agostini era intimo amico e apprezzava le doti di Rozzi, ed anche per questo era stato anche azionista della società bianconera. E per la fiducia del Presidente, ne rappresentava spesso il Club all’estero, come nel 1980 quando l’Ascoli partecipò ad un torneo internazionale in Canada (in quell’anno si era classificato quarto nella massima serie, dopo Inter, Juventus e Torino).
Ma Ze’ Agostini, lavoratore indefesso che amava le piante e si teneva in disparte nonostante la sua popolarità, si impegnava direttamente nel far crescere le nuove speranze del calcio locale. E lo fece soprattutto con la squadra dilettantistica della Pro Calcio, da sempre bacino e vivaio di riferimento per la società bianconera.
E proprio in quella zona di periferia, a Marino del Tronto, furono chiamati «Campi Agostini quelli dove si allenavano e allenano tuttora le formazioni giovanili dell’Ascoli. Tra le belle speranze di allora, c’erano anche due dei tre figli dell’imprenditore appena scomparso.
Massimo giocò nella Primavera, ma fu invece Domenico che riuscì a raggiungere la prima squadra, segnando anche in serie A uno dei più bel gol di quel periodo. La rete spettacolare, in mezza rovesciata dal limite dell’area, fu siglata al Del Duca da Meco Agostini nel corso del match tra Ascoli e Pisa del campionato 1978-88. Una doppia gioia per papà Nazzareno, che tanto aveva investito nel calcio ma anche nello sviluppo dello sport nel territorio ( pugilato e lotta in particolare).
Nazzareno Agostini aveva una moglie, Rita scomparsa due anni fa. Le sue attività, compresa la ditta delle onoranze funebri di Viale Indipendenza è gestita dai figli Massimo, Domenico e Alfredo.
Con la morte dell’imprenditore, se ne va un altro pezzo importante della storia di Ascoli nel Dopoguerra. I suoi funerali dovrebbero svolgersi domenica 27 dicembre.