ASCOLI – Festività natalizie diverse, quelle che si prepara a vivere il Piceno e, in particolare, la popolazione di Comunanza. Il momento di difficoltà che tante famiglie stanno attraversando, a causa della decisione della multinazionale Beko di chiudere lo stabilimento che si trova in paese, non lascia indifferente proprio nessuno. Non è un caso, infatti, che all’assemblea pubblica che si è svolta lunedì all’auditorium Luzi erano presenti anche tanti semplici cittadini. C’era anche il governatore Acquaroli, così come tanti parlamentari del Piceno e una sessantina di sindaci del comprensorio. In questo momento, il messaggio che arriva dai comunanzesi è quello di un territorio compatto, che continuerà a far sentire la sua voce per evitare che, effettivamente, la fabbrica possa abbassare definitivamente le saracinesche alla fine del 2025, lasciando senza lavoro oltre 300 operai.
«Nell’affrontare questa crisi – ha detto di fronte a lavoratori, sindaci, sindacati, associazioni di categoria il governatore Acquaroli – è fondamentale riconoscere l’enorme valore che Beko rappresenta per Comunanza e per la nostra regione. Questi stabilimenti incarnano un know-how, una storia di successi e l’orgoglio di una manifattura che ha contribuito in modo determinante allo sviluppo del nostro territorio. La loro esistenza è cruciale per la vita, l’identità e il futuro di queste comunità». Il presidente ha sottolineato che la chiusura di Beko potrebbe generare una «crisi irreversibile» per la zona, con ripercussioni dirette che non possono essere compensate da altri settori.
Il corteo
A tal proposito, un altro importante momento di condivisione sarà quello di sabato prossimo. Alle 10, infatti, i dipendenti della Beko e i loro rappresentanti sindacali sfileranno in corteo lungo le vie del paese, partendo dallo stabilimento di Comunanza e arrivando sotto al Comune. Una protesta pacifica, come tutte quelle messe in atto fino ad ora, che servirà per lanciare di nuovo un grido d’allarme e un appello alla multinazionale affinchè faccia un passo indietro. Il tutto, tra l’altro, in vista del 10 dicembre, quando si svolgerà un nuovo tavolo di confronto al ministero del Made in Italy. «Invitiamo tutti a partecipare, non solo i lavoratori – spiega Francesco Armandi, segretario regionale di Ugl metalmeccanici -. Sarà una manifestazione, quella di sabato, che dovrà coinvolgere tutto il paese e siamo sicuri che nessuno rinuncerà a stringersi accanto ai dipendenti che rischiano il posto».
Il falò
Lunedì prossimo, invece, alle 18, sempre a Comunanza ci sarà il tradizionale falò per la Madonna di Loreto. In genere, l’appuntamento di preghiera si svolge in piazza, ma questa volta è stata scelta una location diversa, ovvero il piazzale antistante la Beko. Anche dalla parrocchia comunanzese, quindi, un bel segnale di vicinanza. Infine, tanti Comuni del Piceno stanno agendo direttamente per sostenere Comunanza in questa battaglia.