Ascoli Piceno-Fermo

Niente fondi per il Piceno dalla Regione, la delusione dei sindaci: «Brutto schiaffo, la decisione sia rivista»

Il primo cittadino di Arquata: «Siamo stati devastati dal terremoto, ci saremmo aspettati un occhio di riguardo»

La sede della Regione Marche

ASCOLI – Quella di Ascoli è l’unica provincia delle Marche esclusa dai finanziamenti per le opere pubbliche della Regione per gli anni 2023 e 2024. Una notizia, quella rimbalzata da palazzo Raffaello a seguito dell’approvazione del piano delle opere pubbliche da parte dello stesso consiglio regionale, che ha fatto andare letteralmente su tutte le furie alcuni sindaci del Piceno, che chiedono alla stessa Regione di rivedere il piano e fare dunque un passo indietro.

La polemica

Ad alzare la voce, ad esempio, è il sindaco di Arquata, il borgo devastato dal terremoto del 2016, Michele Franchi. «Mi auguro soltanto che si tratti di un problema burocratico, perché il Piceno ha bisogno di fondi e aiuti concreti – spiega Franchi -. Anzi, il nostro territorio dovrebbe avere perfino un occhio di riguardo da parte della Regione. Il Piceno deve ripartire e ha tutte le carte in regola per farlo, ma è logico che serve una mano da parte delle istituzioni, a cominciare dalla stessa Regione. È inaccettabile, infatti, che non si destini neanche un euro a una zona come la nostra, distrutta dal sisma e da una crisi senza precedenti. Spero davvero che si tratti di un intoppo e che possa essere risolto a breve». Tra i sindaci che contestano la decisione della Regione, anche quello di Castignano, Fabio Polini. «Sinceramente, faccio fatica a credere che la notizia sia vera – conferma il primo cittadino castignanese -. Spero che la Regione ponga rimedio a tale situazione e aggiusti questa ripartizione dei fondi. Penso che il Piceno meriti la stessa dignità e la stessa considerazione delle altre provincie. Abbiamo il diritto di attingere equamente alle risorse che vengono destinate ai vari territori marchigiani».

Pd all’attacco

Parole dure, infine, anche da Francesco Ameli, consigliere comunale di minoranza ad Ascoli e segretario provinciale del Partito Democratico. «L’esclusione di fatto del Piceno dal piano triennale dei lavori pubblici della Regione Marche è uno schiaffo a tutti quei comuni che hanno problemi di dissesto idrogeologico, infrastrutturale, ambientale o che necessitano nuove opere pubbliche in quanto fuori dal cratere – spiega Ameli -. Dinanzi alle parole della destra, la smentita viene dai numeri, che sono inconfutabili e che purtroppo certificano il disinteresse degli assessori verso le nostre terre e la troppa attenzione verso i loro percorsi personali».