Ascoli Piceno-Fermo

Nuova legge Sabatini per le imprese: per Cna Ascoli «errore spalmare gli incentivi in sei anni»

Per gli artigiani le modifiche previste nel Ddl Bilancio 2022 sono un passo indietro. Tornare al contributo in unica soluzione anche per motivi burocratici

ASCOLI- «Le modifiche alla Nuova Sabatini previste nel Ddl Bilancio 2022 rischiano di depotenziare uno degli strumenti agevolativi più longevi, che grazie alla sua stabilità ha dimostrato nel tempo di saper accompagnare lo sviluppo delle imprese che puntano sulla competitività e sulla crescita». Lo afferma il direttore provinciale della Cna Picena, Francesco Balloni, in relazione alla norma che finanzia l’acquisto di macchinari delle aziende. Il testo attualmente all’esame del Senato prevede il ritorno a una modalità di erogazione del contributo su sei anni, minando, secondo gli artigiani di Ascoli «l’incisività di una misura fondamentale per le piccole imprese di tutta Italia, Piceno compreso»

Dall’analisi dei dati del primo semestre del 2021 risulta come l’erogazione del contributo in un’unica soluzione disposto con la Legge di Bilancio 2020 abbia incrementato l’attrattività dello strumento, con un incremento delle richieste al netto di una fase di contenuta ripresa dell’economia nazionale.

Per gli artigiani un passo indietro

Al contrario, il ritorno alle sei rate previsto al comma 2 dell’articolo 11 del Disegno di Legge di Bilancio 2022 rappresenterebbe, per Cna di Ascoli «un pericoloso passo indietro per una misura che ha ampiamente dimostrato di saper sostenere processi innovativi del nostro sistema produttivo, con oltre 33 miliardi di investimenti sostenuti a fronte di un impegno pubblico di poco più di 2,8 miliardi di euro».

escoAriana Trillini e Francesco Balloni ( foto Cna )

Dichara ancora Francesco Balloni: «Al giorno d’oggi spalmare in sei anni la Nuova Sabatini significa non crederci. Come Cna sappiamo bene di essere di fronte a un incentivo che funziona, come dimostrato dai numeri delle imprese che ne hanno beneficiato. È fondamentale mantenere i termini previsti dalla misura originaria per non compromettere gli investimenti e la ripresa di molte aziende».

Per scongiurare i rischi connessi a un cambiamento di questa portata, Cna chiede a Governo e Parlamento di ripristinare la disposizione contenuta nella Legge di Bilancio 2021 che stabiliva l’erogazione del contributo in un’unica soluzione, con  conseguente riduzione degli oneri burocratici – sia per le imprese che per la pubblica amministrazione.

Per Arianna Trillini, presidente della Cna di Ascoli, la Nuova Sabatini rappresenta un ottimo strumento per incentivare il ricorso alle tecnologie a basso impatto ambientale nell’ottica di una green economy: «Ma proprio per questa ragione, suddividere l’incentivo in 6 annualità rischia di far perdere appeal a un provvedimento che, se erogato in un’unica soluzione, avrebbe un impatto molto più significativo».

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