Ascoli Piceno-Fermo

Operazione antidroga in Campania: ordinanza cautelare per 50 persone. Uno degli indagati rintracciato nel Fermano

I soggetti sono indiziati per i reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione a fine di spaccio per il clan Angelino-Gallo nel territorio di Caivano. Nell'operazione anche i carabinieri di Fermo

Detenzione e spaccio di droga: nei guai 50 persone. Una di loro, di circa 50 anni, rintracciata nelle Marche, nella provincia Fermana. Per delega del Procuratore Distrettuale di Napoli, infatti, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno eseguito una ordinanza cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 50 persone (di cui 49 sottoposte alla custodia in carcere, una agli arresti domiciliari). I soggetti sono indiziati a vario titolo per i reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, di detenzione a fine di spaccio di droga, delitti aggravati dalla finalità di agevolare il clan Angelino – Gallo, egemone in Caivano e territori limitrofi. Una delle persone indagate è stata rintracciata e arrestata, all’alba di oggi, primo ottobre, con la collaborazione dei militari del Comando Provinciale di Fermo. Il soggetto indagato, un italiano di origine campana e residente nel fermano da qualche anno, è stato condotto poi in carcere a Fermo.

In particolare, l’associazione in questione si sarebbe occupata dell’approvvigionamento all’ingrosso di vari tipi di droga ed avrebbe fissato i tempi, i luoghi, le modalità di trasporto, custodia e vendita degli stupefacenti per il rifornimento, in via quasi esclusiva, delle singole piazze di spaccio di Caivano e del Parco Verde.

Sarebbe così ricostruito il funzionamento di oltre 25 diverse piazze di spaccio, i cui capi sarebbero stati autorizzati a svolgere le proprie illecite attività con obbligo di rifornirsi dal sodalizio criminale, che avrebbe imposto i prezzi di ogni tipo di sostanza da commerciare. Il giro d’affari ricostruito ammonterebbe a circa 500mila euro mensili.

L’attività di indagine si inserisce in un quadro investigativo più ampio che, nel corso dell’ultimo anno, ha già portato a numerosi arresti nel comune di Caivano.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.