Ascoli Piceno-Fermo

Nuovo ospedale di Amandola: la Fondazione Carisap dona attrezzature e posti letto

La donazione riguarderà il reparto di Medicina generale. Il nuovo complesso antisismico, ora in costruzione, non ospiterà pazienti covid. I posti a disposizione saranno 80

Ascoli – La Fondazione Carisap di Ascoli ancora a servizio della comunità del territorio. L’ultimo intervento dell’ente che opera sia nel Piceno che nel Fermano, riguarda il nuovo ospedale di Amandola, nell’area dei Monti Sibillini. Alla struttura, ora in fase di costruzione, verranno donate attrezzature mediche e letti per il reparto di Medicina generale.

In particolare si tratta di 2 ventilatori, 2 monitor multi parametrici ed 11 letti elettrici attrezzati. La scelta è stata fatta dopo un confronto tra Fondazione Carisap e Area Vasta 4, sulle necessità del nuovo nosocomio.

 Il nuovo complesso, in via di realizzazione con criteri moderni e antisismici, al momento non ospiterà pazienti contagiati dal coronavirus, ma solo quelli con patologie trattabili normalmente dal reparto di Medicina generale. Sarà dotato di 25 posti letto – 15 per pazienti acuti e 10 per lungo degenza, 8 ambulatori, servizi di fisioterapia, riabilitazione e diagnostica, di funzionalità.

 «La Fondazione – spiega il presidente Angelo Davide Galeati – conferma il proprio impegno a tutela della salute delle persone del proprio territorio, non solo nel contrasto all’emergenza pandemica, che ci vede fin dall’inizio in prima linea nel contrasto alla diffusione del covid – 19, ma anche nella gestione ordinaria delle patologie. Gli interventi hanno ricaduta sul comprensorio con particolare attenzione alle comunità dell’area montana che sconta maggiormente problemi di accessibilità e di adeguata dotazione di servizi in ambito sanitario».

Il direttore dell’Area Vasta 4 dell’Asur, Licio Livini ringrazia l’ente per la generosa donazione e afferma: «È un gesto concreto di vicinanza e di attenzione, rivolto ad una popolazione fortemente provata dalle ferite inferte dal sisma».

Il vecchio ospedale di Amandola fu seriamente danneggiato dal sisma del 2016, soprattutto dalle scosse del mese di ottobre. Tanto che si decise che non era più utilizzabile per le normali attività di cura e assistenza sanitaria. Da qui il progetto della nuova e grande struttura, che servirà una vasta area montana, compresa tra il sud del Maceratese e il Nord dell’Ascolano.

Il costo dell’operazione sarà di 18,8 milioni di euro, sostenuto anche da una forte donazione di 5 milioni fatta dalla compagnia petrolifera russa Rosneft. L’appalto per l’opera se lo è aggiudicata la Torelli e Dottori Spa di Cupramontana (Ancona) e i lavori, iniziati nel marzo 2020 dovrebbero terminare nell’arco di 19 mesi. Il nuovo ospedale dei Sibillini metterà a disposizione dei pazienti 80 posti letto complessivi, di cui 40 per le Rsa.