Ascoli Piceno-Fermo

L’ospedale di Ascoli ha una nuova responsabile di Anestesia e Rianimazione: ma manca il personale specializzato

La dott.ssa Ida Di Giacinto è il nuovo primario dell'Unità di Anestesia e Rianimazione del nosocomio cittadino. Provieniente dal Policlinico Sant'Orsola di Bologna ha maturato una grande esperienza nella gestione dei pazienti covid

Nella foto: la dottoressa Ida Di Giacinto, il direttore generale Cesare Milani, il direttore sanitario Giancarlo Viviani (Immagine di repertorio)

ASCOLI- L’ospedale Mazzoni di Ascoli ha un nuovo direttore dell’Unità di Anestesia e Rianimazione. Si tratta della dott.ssa Ida Di Giacinto, proveniente dal Policlinico Sant’Orsola di Bologna. La professionista si è occupata fino ad ora di organizzazione sanitaria, rischio clinico e sicurezza delle cure. Ma è soprattutto una grande esperta della pandemia da covid, avendo sviluppato presso il nosocomio universitario bolognese il team di terapia intensiva, di cui è diventata poi la responsabile per i pazienti critici. E questo nel periodo più difficile della crisi sanitaria, dal 2020 ai primi mesi del 2021.

Servono subito 5 anestesisti e rianimatori

Dunque per l’ospedale di Ascoli una specialista di notevole livello, con incarichi anche in ambito europeo, che va ad occuparsi in prima persona di un’Unità operativa di vitale importanza per la sanità locale. E che soffre di una cronica carenza di medici e personale specializzato, sia nel capoluogo che a San Benedetto. «Il Mazzoni ha necessità urgente di almeno 5 anestesisti e rianimatori – ha detto la Di Giacinto oggi (13 settembre ndr) in conferenza stampa – e in questa direzione bisogna lavorare per offrire un servizio adeguato ai pazienti ed al territorio. Le Rianimazioni devono restare pulite e pronte anche in caso di nuove emergenze, proprio per evitare altre criticità».

L’ospedale Mazzoni di Ascoli

Appello alla vaccinazione per evitare nuove emergenze

Per il nuovo coordinatore dell’unità di Anestesia ma anche per il direttore generale dell’Area Vasta 5 del Piceno, Cesare Milani e per il direttore sanitario Giancarlo Viviani – intervenuti all’incontro- il problema più grande, ancora oggi resta quello della vaccinazione: «Vaccinarsi è fondamentale per ridurre i rischi di contagio – ha aggiunto la Di Giacinto – ed anche in caso di contrazione dell’infezione la patologia risulta molto meno grave e in grado di essere gestita meglio dalle strutture sanitarie, con meno ricoveri e con le cure adeguate agli anziani e più fragili».

Il direttore Milani ha ricordato che mentre fino al 6 agosto la vaccinazione viaggiava spedita anche nella provincia di Ascoli, con una media di 2.300 sieri al giorno– e questo avrebbe portato ad una copertura quasi totale della popolazione- dopo quella data vi è stato un calo, solo in parte compensato dal periodo in cui è scattato l’obbligo del Green pass: «Occorre fare di più e meglio – ha affermato Milani – per evitare il ripetersi di situazioni di emergenza».

Al momento sono 9 i pazienti covid ricoverati negli ospedali di Ascoli e San Benedetto, 3 dei quali in rianimazione. Tutti sono dei non vaccinati.