ASCOLI – Locali sanzionati e patenti ritirate. Il periodo di Carnevale è stato pieno di lavoro per la polizia locale di Ascoli, che nell’occasione ha intensificato i controlli su tutto il territorio comunale, con particolare riferimento al centro storico e al quartiere di Monticelli. Diverse le sanzioni comminate dagli agenti. A cominciare, ad esempio, da un automobilista che, responsabile di un incidente, è stato trovato alla guida con tasso alcolemico ben cinque volte superiore al massimo consentito. È stato pertanto denunciato all’autorità giudiziaria e nei suoi confronti sono scattati il ritiro della patente e la confisca del veicolo.
Gli interventi
Tre veicoli, invece, sono stati sequestrati perché sorpresi a circolare privi della prescritta copertura assicurativa. Sul fronte della sicurezza urbana, un uomo che stazionava in piazza Ventidio Basso è stato trovato in possesso di hashish. È stato segnalato alla prefettura quale assuntore mentre la sostanza è stata posto sotto sequestro. Capitolo movida: un pubblico esercizio del centro storico è stato sanzionato per violazione del piano di zonizzazione acustica in quanto non ha rispettato i limiti di orario imposti nell’ambito di un dj set. Quattro i locali del centro che, invece, sono stati sanzionati per omesso rispetto delle ordinanze dirigenziali che impongono la rimozione o la riduzione delle occupazioni di suolo pubblico per motivi sicurezza.
L’altro fronte
Due gli interventi in materia di antidegrado. Nel primo, la polizia locale, in collaborazione con l’ufficio tecnico, ha provveduto alla bonifica, sgombero e messa in sicurezza di uno stabile di proprietà comunale situato nel quartiere San Marcello che era stato occupato abusivamente. In un secondo episodio, avvenuto il giorno di Carnevale, la polizia locale è intervenuta all’auditorium Montevecchi, in via Delle Rimembranze, dove ignoti si sarebbero prima introdotti abusivamente, danneggiando impianti e strutture, per poi azionare gli idranti dell’impianto antincendio. Solo l’intervento tempestivo degli agenti che hanno provveduto a chiudere gli idranti ha scongiurato il completo allagamento della struttura. Sono al vaglio degli inquirenti le immagini dei sistemi di videosorveglianza al fine di accertare l’identità degli autori del fatto. I reati ipotizzati vanno dall’invasione di edifici pubblici al danneggiamento aggravato.