Ascoli Piceno-Fermo

Personale in ferie, l’Ast di Ascoli assume altre venti persone

L'obiettivo è salvaguardare l'erogazione dei servizi anche nel corso del periodo estivo, la direzione: «Non si chiude mai»

L'ospedale di Ascoli Piceno

ASCOLI – Salvaguardare i diritti dei pazienti e lo svolgimento delle varie attività sanitarie anche nel periodo estivo, quando il personale va in ferie. Questo l’obiettivo dell’Ast picena, per il quale verranno assunte circa venti persone da giugno a settembre. Il servizio preposto, infatti, si è già attivato inviando le richieste agli operatori presenti nelle graduatorie regionali. Il personale che entrerà in servizio servirà non solo a garantire il godimento delle ferie estive, ma anche a sostituire quello che, come contrattualmente previsto, chiede il congedo parentale per accudire figli minori di 12 anni. Questa tipologia di beneficio comporta per l’azienda sanitaria la scopertura di quasi 10.000 ore di attività di assistenza.

La decisione

È già dallo scorso mese di febbraio che il servizio delle professioni sanitarie sta lavorando alla pianificazione e alla fruizione delle ferie estive e dei congedi parentali per proseguire a garantire la continuità e la qualità delle cure offerte nell’Ast di Ascoli. «Le modalità di pianificazione delle assenze estive a vario titolo – spiega la direzione dell’azienda sanitaria – sono state comunicate alle organizzazioni sindacali e condivise con le posizioni organizzative e i coordinatori delle unità operative. Le regole base sono fondamentalmente tre: la suddivisione in periodi di assenza di quindici giorni dal 15 giugno al 15 settembre, la concessione della fruizione delle ferie estive a un sesto del personale in ogni periodo e la non sovrapposizione delle assenze tra chi deve ancora rientrare e chi deve partire. Regole chiare e precise sono garanzia di trasparenza nelle decisioni e di equità di trattamento tra tutti i dipendenti. Tutto il personale dell’azienda sanitaria – conclude la direzione dell’Ast – ha diritto di godere delle ferie estive e dei congedi, come ogni altro lavoratore di qualunque settore. Ma la sanità non chiude mai, per cui il piano di attività dei mesi estivi risulta un tema delicato da trattare e richiede attenzione, pianificazione, bilanciamento tra tutti i portatori di interesse, corretto e oculato utilizzo delle risorse a disposizione».

© riproduzione riservata