ASCOLI – Due morti ravvicinate e troppo sospette quelle di F. B., 27 anni, e I. P., 39, avvenute nei giorni scorsi nel Piceno. Tanto che la procura di Ascoli ha aperto due fascicoli separati, ma l’ipotesi di reato per cui si procede è la stessa, ovvero ‘morte come conseguenza di assunzione stupefacenti ceduti da ignoti‘. I due hanno perso la vita a 48 ore di distanza l’uno dall’altro nello stesso appartamento di Spinetoli dove la donna risiedeva.
La ricostruzione
La prima tragedia è avvenuta lo scorso 6 luglio: i due erano insieme ed è stata proprio la donna, 39enne, a lanciare l’allarme al numero di emergenza quando il giovane ascolano si è accasciato a terra. Un malore che non ha lasciato scampo al ragazzo Poi la seconda tragedia, sabato, a distanza di due giorni: è deceduta anche la 39enne, madre di due figli, trovata priva di vita all’interno della sua abitazione, con la porta d’ingresso chiusa dall’interno. L’ipotesi che sembra prevalere è quella che abbia ingerito un cocktail di farmaci. Ma anche qui bisognerà attendere l’esame autoptico e comparare i risultati con gli esami tossicologici del 27enne, sul cui corpo è stata già effettuata l’autopsia dal medico legale dell’Ast di Ascoli, Rosanna Zamparese. Tra circa 60 giorni si potrà dire se le due morti sono in qualche modo collegate e se riconducibili ad un abuso di farmaci, all’assunzione di sostanze stupefacenti ad un mix delle due cose o ad altre cause. Le indagini sono condotte dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile di San Benedetto e sono coordinate dal pm Mara Flaiani della procura di Ascoli Piceno.