ASCOLI – Nello stabilimento farmaceutico Pfizer di Ascoli è cominciata la produzione del Paxlovid, il farmaco in pillola per la protezione dal covid, che ha portato anche all’assunzione di alcune persone. L’agenzia delle dogane e monopoli di Civitanova Marche ha prestato il proprio contributo «nel fornire in tempi celeri – si legge nella nota della stessa agenzia – il supporto e le autorizzazioni per poter avviare, una volta importato il principio attivo, il processo di produzione, trasformazione e confezionamento del medicinale, a fronte della complessità delle procedure doganali richieste, dalla costituzione di una garanzia globale adeguata ai volumi produttivi fino al rilascio dell’autorizzazione al cosiddetto ‘perfezionamento attivo’».
I dati
La produzione del farmaco, in realtà, è cominciata già da diversi giorni nello stabilimento ascolano, che ancora una volta si conferma un punto di riferimento a livello nazionale per quanto riguarda i medicinali. La speranza, ovviamente, è che il Paxlovid possa essere efficace per evitare la diffusione del covid e la ripresa dei contagi a livello nazionale. Al momento, comunque, nel Piceno i dati sono in miglioramento, con il numero delle persone positive al virus che continua a diminuire. E l’arrivo dell’estate, sicuramente, aiuterà a debellare (almeno per qualche mese) i vari sintomi. Nel territorio del Comune di Ascoli, secondo l’ultimo report diffuso dalla Regione, attualmente sono 373 le persone positive, mentre altre 484 sono in isolamento preventivo. Nel comune di San Benedetto, invece, i positivi sono 324, mentre in quarantena ci sono 475 persone.
In ospedale
Intanto, arrivano novità importanti per quanto riguarda l’ospedale ‘Mazzoni’. Entro la fine del mese di giugno, infatti, ci sarà la riconversione della pneumologia, che non sarà più riservata ai pazienti covid. A meno che, ovviamente, non si assisterà nelle prossime settimane a un aumento dei contagi. Attualmente, nel reparto del nosocomio ascolano, sono rimasti solamente nove pazienti contagiati, con le dimissioni che avvengono però quotidianamente. Quindi, al massimo entro le prossime due settimane si spera che non ci siano più pazienti positivi. Nel frattempo, è stato chiuso l’Ot rosso al ‘Mazzoni’, ovvero l’ex Murg adiacente al pronto soccorso dove vengono ricoverati i pazienti positivi in attesa di sistemazione nei reparti covid. Quando verrà chiusa anche la pneumologia, per chi ha il covid e dovrà essere ricoverato avverrà il trasferimento nel vicino ospedale di Fermo. Ciò, per lo meno, è quanto previsto dal piano redatto dall’Area Vasta 5.