ASCOLI – È caccia grossa al piromane che sta prendendo di mira da settimane le campagne e i boschi sulle colline di Cupra Marittima e dintorni.
Gli ultimi due episodi si sono verificati nel fine settimana, con piccoli incendi notturni che sono stati appiccati dallo sconosciuto in contrada San Michele, e che poi sono stati spenti, non senza impegno dai Vigili del Fuoco. Ma l’allarme in paese cresce, ed anche nelle zone vicine di Ripatransone e Massignano, spesso interessate da tentativi di devastazione fermati in tempo. Polizia municipale di Cupra, Carabinieri, Forestale stanno lavorando a 360 gradi per cercare di scovare il piromane, del quale non è ancora stato definito un identikit preciso.
«Ma abbiamo già diverse idee su chi possa essere – spiega Giorgio Locci, comandante della Municipale cuprense – e siamo sulle sue tracce da giorni. Solo che occorre avere le prove che sia lui il responsabile di questi atti ripetuti, e meglio ancora coglierlo sul fatto in maniera da chiudere questa brutta storia».
L’ipotesi che prevale è che sia una persona non anziana che vive a Cupra o nell’area costiera di San Benedetto, e che conosce molto bene il vasto territorio di macchia mediterranea e boschi che si trovano sulle colline vicine al mare e nelle piccole valli interne dell’area.
L’uomo agisce, da solo sempre di notte e molto probabilmente lanciando un innesco da un auto o da un mezzo, e poi fuggendo rapidamente sulle strade poderali. Oltre che nell’estate scorsa, il piromane ha già agito più volte anche nel 2021, da gennaio ad oggi. Ma finora senza essere stato individuato o fermato.
«Oltre a pattugliare regolarmente il territorio con squadre comunali, forestali e di volontari che si alternano nei giorni più caldi e a rischio – ricorda ancora Locci – stiamo sistemando dei dispositivi che potrebbero aiutarci a beccarlo, quando entra in azione. Ci auguriamo di fermarlo il prima possibile».
Non sarà comunque facile. Perchè il presunto responsabile di questi roghi, che se non fermati in tempo possono distruggere molti ettari di vegetazione e boschi e mettere a rischio casolari e abitati sparsi nella campagna locale, sembra sfidare forze dell’ordine e investigatori. E opera in maniera improvvisa e rapida ogni volta, riuscendo sempre a farla franca.
Ora però per lui, considerando le indagini in corso non solo a Cupra Marittima ma anche nei comuni vicini, il cerchio potrebbe stringersi sempre di più. Basterebbe un suo passo falso, per farlo cadere nella trappola predisposta da Municipale, Forestale e Carabinieri.