ASCOLI – Una bella notizia, proprio in concomitanza con il Natale, arriva per le famiglie terremotate del Piceno. E, in particolare, per quelle di Arquata del Tronto. E’ stato infatti scongiurato il rischio della cosiddetta pluriclasse, nei confronti della quale il sindaco Michele Franchi si era sempre opposto. La pluriclasse, per chi non lo sapesse, consiste nell’unione tra due o più classi ed è una decisione che, in genere, riguarda i piccoli comuni con pochi alunni. Una soluzione, però, che viene sempre contestata da parte dei genitori, perché provoca parecchi disagi.
L’atto
Nelle ultime ore, però, è arrivato la conferma sul fatto che, anche nel prossimo anno scolastico, questo rischio non ci sarà per gli studenti arquatani. Il tutto grazie a un emendamento a firma dell’onorevole ascolana Giorgia Latini, inizialmente agganciato alle legge di bilancio e poi inserito nel testo del decreto Milleproroghe. «Questa soluzione ci aiuta a contrastare lo spopolamento – spiega la deputata della Lega -. Da sempre abbiamo lavorato per un dimensionamento scolastico che tenesse conto delle esigenze dei territori e l’inserimento nel Milleproroghe di un emendamento a mia firma con cui si chiede il mantenimento delle istituzioni scolastiche e delle classi presenti nell’area del cratere del sisma 2016 è un primo traguardo. E’ una battaglia che ho iniziato da assessore in giunta regionale e che oggi ottiene un importante riconoscimento. Abbiamo difeso la scuola, le famiglie, i ragazzi ed evitato azioni incoerenti che rischiavano di svuotare strutture innovative e sicure ricostruite con i fondi sisma e Pnrr. Una buona prova politica per la quale dobbiamo ringraziare la sensibilità del ministro Valditara e il grande lavoro della Lega».
Il sindaco
La notizia è stata accolta con soddisfazione, ma anche con ancora un pizzico di prudenza, dal sindaco di Arquata Michele Franchi. «Evitare la pluriclasse, in realtà, è ciò che chiediamo da sempre – conferma il primo cittadino del borgo piceno devastato dal terremoto del 2016 -. Speriamo che questo emendamento venga licenziato col Milleproroghe. Non deve più accadere che vi siano pluriclassi nella scuola media e nelle classi quarte e quinte delle elementari, perché questo manterrebbe altissimo il rischio spopolamento delle zone terremotate».