Ascoli Piceno-Fermo

Fallito l’ingresso a Bruxelles ma il sindaco di Arquata del Tronto esulta lo stesso: «Novemila voti, un successo»

Michele Franchi, sindaco del borgo piceno devastato dal sisma del 2016, sognava di entrare nel Parlamento Europeo per il Pd

Il sindaco arquatano Michele Franchi

ASCOLI – Oltre novemila voti: è questo il ‘bottino’ raccolto da Michele Franchi, sindaco del borgo piceno di Arquata del Tronto, in occasione delle ultime elezioni Europee. Il primo cittadino del paese devastato dal terremoto del 2016, infatti, era candidato per il Partito Democratico e, pur non riuscendo ad essere eletto, è stato tra i grandi protagonisti della tornata elettorale.

Non era scontato, infatti, che il sindaco di un piccolo borgo riuscisse a ottenere così tanti consensi. A distanza di una settimana dall’esito delle urne, dunque, Franchi ha voluto fare il punto della situazione su questa sua esperienza.

Il commento di Franchi

«Per me, sindaco di un piccolo comune montano come Arquata del Tronto, è stato un risultato eccezionale che mi riempie di orgoglio e genera un grande senso di responsabilità verso tutti coloro che mi hanno voluto come rappresentante del Partito Democratico a Bruxelles», commenta Michele Franchi.

E ancora: «I territori delle aree interne di cui mi sento portavoce e per i quali continuo a sognare un futuro migliore, hanno accolto la mia candidatura in maniera favorevole essendo risultato il più votato del Pd in 8 comuni del Piceno, compreso il capoluogo dove sono stato il candidato del centrosinistra con più consensi (1.338). Un dato importante che da un lato conferma quanto sia fondamentale il quotidiano confronto con i cittadini e quanto queste aree abbiano urgenza di essere rappresentate. Dall’altro, premia ancora una volta le scelte della segretaria Elly Schlein, che mi ha scelto personalmente vedendo in me un interlocutore valido per le aree interne e il mio risultato, unito a quello ottimo del partito a livello nazionale, è prima di tutto una sua vittoria».