ASCOLI – Tutelare il più importante bene comune, l’acqua. Questo l’appello lanciato, ad Ascoli, dai gruppi consiliari di minoranza, attraverso una raccolta firme che si è svolta ieri 14 maggio, nella giornata domenicale, in via Cino Del Duca, nel bel mezzo del centro storico, a due passi da piazza del Popolo. L’obiettivo, appunto, era sensibilizzare la popolazione sul tema e renderla a conoscenza delle misure chieste dalla stessa opposizione, guidata dal segretario provinciale del Pd, Francesco Ameli. In centinaia gli ascolani che hanno sottoscritto la petizione.
La petizione
«Le tante adesioni ci danno forza per portare avanti le nostre istanze in Comune – conferma lo stesso Ameli -. Tra queste, ad esempio, la promozione di politiche intersettoriali sulla gestione della quantità e della qualità dell’acqua per accrescere la resilienza dei sistemi di approvvigionamento idrico. Chiediamo, poi, una maggior attenzione rispetto alle dispersioni idriche presenti sulla nostra rete anche per evitare le razionalizzazioni presenti nella nostra provincia. Inoltre, abbiamo alzato la voce per ottenere una migliore gestione del servizio: è inammissibile il fatto che aumentino le tariffe e, al contempo, diminuisca la qualità della nostra acqua. In tanti hanno apprezzato l’unità politica dimostrata in questo percorso che vede tutti i simboli del centrosinistra uniti. Speriamo di poter continuare nel nostro progetto, ce la stiamo mettendo tutta».
Nel Piceno, il problema relativo al peggioramento della qualità dell’acqua che esce dai rubinetti e al contemporaneo aumento delle tariffe sul servizio idrico riguarda tutto il territorio. Oltre alla petizione promossa ad Ascoli, infatti, nel comune di Folignano si è costituito un vero e proprio comitato di cittadini proprio per chiedere interventi urgenti.