Ascoli Piceno-Fermo

Porto San Giorgio, vende un divano da 200 euro online ma ne versa 750: denunciati due truffatori

I due truffatori hanno ingannato la vittima inducendola a effettuare tre diverse operazioni di ricarica per un valore complessivo di 750 euro

Truffe on line, fenomeno in crescita

FERMO – Nei giorni scorsi, a Porto San Giorgio, i militari della locale stazione dei Carabinieri hanno concluso un’indagine, avviata a seguito della presentazione di una querela da parte di un residente. Come risultato di tale indagine, sono stati deferiti alla competente autorità Giudiziaria per reati di truffa in concorso un cittadino romano di 53 anni e un rumeno di 30 anni, entrambi con precedenti penali.

Gli accertamenti condotti dai militari, anche mediante l’analisi della documentazione bancaria e dei tabulati telefonici, hanno consentito di appurare che i due individui, approfittando di un annuncio pubblicato sulla piattaforma di vendite online da parte della vittima, relativo alla vendita di un divano dal valore di 200 euro, hanno ingannato quest’ultima, inducendola a effettuare tre operazioni di ricarica su due carte differenti loro intestate, per un importo complessivo di 750 euro.

L’Arma dei carabinieri e altre forze di polizia hanno più volte diffuso sulle proprie piattaforme istituzionali una serie di misure di tutela e precauzione, che i cittadini sono tenuti ad attuare per la propria sicurezza. Tali misure riguardano in particolare l’adozione di comportamenti consapevoli, la segnalazione immediata di individui sospetti e il rispetto di criteri di prudenza e cautela nell’effettuazione di transazioni online. Solo grazie alla collaborazione attiva dei cittadini, che comunicano con prontezza situazioni dubbie è possibile contrastare efficacemente fenomeni criminali come quello descritto nel caso in questione. In conclusione, l’episodio di truffa appena portato alla luce dimostra ancora una volta l’importanza della presenza dell’Arma sul territorio, nonché la necessità che i cittadini siano attenti e responsabili, adottando le misure di tutela messe a disposizione dalle istituzioni competenti.