COMUNANZA – Il 21 ottobre, data entro la quale i vertici della Whirlpool avrebbero fatto sapere le proprie intenzioni, è ormai arrivato. E anche a Comunanza, così come a Fabriano e negli altri comuni italiani nei quali ci sono stabilimenti della multinazionale, cresce la preoccupazione per le sorti dei lavoratori. Trecentoquaranta sarebbero i posti a rischio nella fabbrica di Villa Pera nel caso in cui dovesse concretizzarsi, da parte della Whirlpool, l’idea di lasciare la cosiddetta area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) entro giugno del 2024.
I sindacati
Un mese fa era stato indetto un incontro al Mise per fare il punto della situazione, ma l’azienda disertò e chiese, mediante una lettera, il rinvio della discussione successivamente alla data del 21 ottobre, ovvero domani. C’è grande ansia, dunque, tra i dipendenti dello stabilimento comunanzese per capire quali decisioni verranno prese dai vertici e, per questo motivo, oggi pomeriggio si è svolta un’assemblea pubblica in paese, davanti al Comune, in presenza dei rappresentanti sindacali ma anche del sindaco Alvaro Cesaroni, del neo assessore regionale Andrea Antonini e della consigliera regionale Anna Casini. «In questa battaglia dobbiamo essere tutti uniti – spiega Giampiero Santoni, segretario regionale della Fim Cisl -. Ci troviamo di fronte a un’azienda che non parla con nessuno e che ha perfino dato forfait all’incontro al Mise, mancando di rispetto sia ai lavoratori che allo stesso Governo. La preoccupazione è molta, anche perché lo stabilimento di Comunanza paga a caro prezzo il fatto di trovarsi nell’entroterra, in un posto in cui è difficile essere competitivi. Faremo il possibile per tutelare, fino alla fine, questi posti di lavoro». «Vogliamo che le decisioni, da parte della multinazionale, vengano prese con il coinvolgimento dei lavoratori e delle istituzioni – prosegue Alessandro Pompei, segretario generale della Fiom Cgil di Ascoli -. Abbiamo presentato le nostre istanze anche ai parlamentari del Piceno che sono stati eletti e che ci hanno garantito sostegno in questa vertenza». Il sit-in di ieri, ovviamente, è servito soprattutto a stimolare le forze politiche a intervenire per difendere, a denti stretti, i diritti dei lavoratori della Whirlpool di Comunanza. «Bisogna tenere alta l’attenzione su questa vicenda – conclude, infatti, Francesco Armandi, segretario provinciale dell’Ugl Metalmeccanici -. Il territorio e le istituzioni dovranno essere sempre al nostro fianco».