Ascoli Piceno-Fermo

Premialità covid, indennità e tempi di vestizione: la sanità picena in stato di agitazione

Si è svolto l'incontro tra le associazioni sindacali del territorio per avanzare richieste all'Area Vasta 5. Ecco cos'è emerso

L'ospedale Mazzoni di Ascoli

ASCOLI – Dalle premialità covid alla necessità di implementare il personale. Sono tante le criticità, in ambito sanitario, evidenziate dai sindacati per quanto riguarda l’Area Vasta 5. Ad alzare la voce, nelle ultime ore, sono stati i rappresentanti di Fp Cgil, Fp Cisl e Fials, uniti in questa battaglia. Giovedì scorso, a tal proposito, si è svolto un incontro all’Università Politecnica delle Marche, nel polo di Ascoli, durante il quale sono state messe nero su bianco le richieste avanzate dalle stesse organizzazioni sindacali.

Le richieste

«La Regione Marche e l’Asur – spiegano i sindacati -, contravvenendo agli accordi intercorsi, hanno interrotto le trattative per l’implementazione del ‘Fondo Risorse Decentrate’ dei dipendenti dell’Area Vasta 5 e non hanno provveduto a reinserire nel fondo 2021 le risorse provvisoriamente prelevate dagli stessi per il pagamento delle indennità contrattuali al personale dipendente. A larga maggioranza, dunque, abbiamo deciso di dichiarare lo stato di agitazione del personale, propedeutico all’indizione di plateali iniziative sindacali».

In merito alle premialità covid, invece, i tre sindacati hanno considerato «del tutto insufficienti tali risorse per il pagamento delle indennità al personale avente diritto nonché per indennizzare lo sforzo profuso dallo stesso personale durante il periodo pandemico». Di conseguenza, i rappresentanti sindacali hanno dichiarato la propria indisponibilità a sottoscrivere un accordo sindacale per la ripartizione delle medesime risorse, demandando tale compito dalla stessa Area Vasta 5. L’obiettivo, però, è far sì che i dipendenti ricevano le premialità con la mensilità di novembre 2022.  

L’altro fronte

Nel corso dell’incontro, infine, si è parlato anche del riconoscimento dei tempi di vestizione e di consegna, in riferimento al periodo che va dal 21 maggio 2018 ad oggi. A tal proposito, la direzione dell’Area Vasta 5 ha formalizzato una proposta in cui si impegna a rimodulare i turni di lavoro, nonché a riconoscere al personale turnista complessivamente 22 minuti per turno da quantificare, per lo stesso periodo regresso, nella misura del 70 per cento per ciascun dipendente coinvolto. I sindacati, però, ritenendo tale percentuale inadeguata, si sono riservati di chiedere, sempre in via transattiva, che la medesima venga elevata al 90 per cento, inserendo nel beneficio tutti i lavoratori che hanno l’obbligo di indossare la divisa e effettuare le consegne.