Ascoli Piceno-Fermo

In arrivo i primi fondi europei per le imprese e il lavoro: progetti esteri e formazione

Risorse per 1 miliardo e 200 milioni di euro per i progetti di crescita all'estero e per la ricollocazione dei lavoratori. Domande dal 28 ottobre

La zona industriale di Ascoli

ASCOLI PICENO – Dall’Unione Europea arrivano le prime risorse per le imprese italiane a valere sul Next Generation Eu e previste dal Piano nazionale di resilienza e ripresa. Il primo bando accessibile dal 28 ottobre riguarda gli incentivi all’internazionalizzazione, in totale 1 miliardo e 200 milioni di euro. Lo rende noto lo studio di consulenza Fideas di Offida.

Finanziate fiere e studi per investimenti

I progetti di crescita all’estero anche delle aziende marchigiane che saranno finanziati da queste ingenti risorse riguardano le fiere e le missioni, l’ecommerce, gli studi di fattibilità per investimenti. Oltre a ciò i programmi di assistenza tecnica e formazione del personale, i percorsi di inserimento ed anche la patrimonializzazione delle pmi esportatrici.

Agevolazioni fino al 100% dei costi

«Le agevolazioni previste – spiegano dalla Fideas – concernono finanziamenti del 100% dei costi ammissibili, del 25% a fondo perduto fino ad un massimo di 800 mila euro e del 75% di un mutuo di 4 anni per un intervento fino a 4 milioni di euro ad un tasso dello 0,055%». Le domande vanno presentate dal 28 ottobre fino al 3 dicembre 2021 e saranno valutate ed ammesse in ordine cronologico.

Fondo per la formazione e ricollocazione dei lavoratori

È stata attivata inoltre un’altra possibilità di sostegno alle aziende e di rilancio dell’occupazione. L’Italia ha rifinanziato con 1 miliardo anche il Fondo Nuove Competenze, nell’ambito del Nex Generation Eu. Beneficiari sono i datori di lavoro privati che hanno rimodulato l’orario di impiego dei dipendenti.

 I costi agevolabili del programma riguardano gli oneri di formazione degli addetti (per un massimo 250 ore) e la realizzazione di percorsi di ricollocazione dei lavoratori. Per le imprese picene e delle Marche dunque un’importante opportunità di sviluppo e rilancio dopo un periodo molto difficile.